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Difesa del suolo e Rischio idrogeologico: confronto a Potenza |
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1/03/2014 | Prendendo spunto dalla presentazione del libro dell’avv. Stefano Sorvino, Commissario Straordinario dell’Autorità di Bacino del Destra Sele e dell’Interregionale Sele, lunedì pomeriggio alle ore 15, presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza, l’Ordine dei Geologi di Basilicata e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza affronteranno una tematica di estremo interesse regionale - e quanto mai cogente - finalizzata a formulare proposte per una gestione innovativa del territorio.
L’occasione viene offerta dalla presentazione del libro “Appunti da un’Autorità di Bacino” che raccoglie alcune riflessioni maturate, in un quinquennio di attività Istituzionale, da parte dell’avv. Sorvino proponendo, in chiave critica, una pluralità di tematiche relative alla difesa del suolo e alle politiche territoriali anche sulla base delle esperienze maturate in Campania con soluzioni avanzate di pianificazione e gestione del territorio quali quelle dei “presidi territoriali”.
In questo quadro di emergenza idrogeologica e di forte crisi economica non possiamo più permetterci di sbagliare e aspettare che accada il disastro per intervenire. Fin ora, è evidente che le politiche di gestione del territorio, sotto questo profilo, non sono state efficienti visti risultati conseguiti negli ultimi 50 anni:dal 1963 al 2013, 45 cittadini direttamente coinvolti in fenomeni franosi e 39 per inondazioni, tra cui 30 decessi!Circa 45.000 persone risiedono in aree ad elevato rischio idrogeologico, il consumo del suolo è aumentato del circa 150%; negli ultimi due anni tre alluvioni nel metapontino, innumerevoli danni alle vie di comunicazione, grave compromissione delle attività commerciali, industriali e agricole oltre a innumerevoli situazioni di instabilità gravanti su molti dei nostri centri storici e beni monumentali.
Questo scenario apocalittico non può essere attribuito solo ad eventi pluviometrici molto intensi e concentrati, ma – ancora più significativamente - all’assenza di politiche di programmazione, monitoraggio e controllo del territorio. Nell’ambito del suo lavoro di monitoraggio, riferisce l’ing. Spiniello dell’ISPRA, si è potuto registrare come la progettazione delle opere di contenimento sia stata condizionata spesso dalla individualità del singolo progettista; spesso sono state realizzate opere proposte dalle imprese che inevitabilmente riproponevano, nelle migliori delle ipotesi e per velocità di azione, le opere riuscite in altri contesti ed opere per le quali avevano avuto maggiori guadagni a scapito dell’efficacia nel contesto reale idrogeologico. Il risultato del monitoraggio degli interventi finanziati dal D.L. 180/98, meglio conosciuto come Decreto Sarno, svolto dall’ing. Spiniello negli ultimi 10 anni, ha evidenziato che molto spesso, in Basilicata, la progettazione non è derivata da un monitoraggio continuo e da una programmazione sovraordinata, ma piuttosto da conseguenze di logiche che hanno portato a realizzare interventi disarticolati dalle problematiche del dissesto, tutt’oggi ancora evidenti.
Non c’è più tempo solo per discuterne: abbiamo bisogno di una politica dei fatti che si concretizzi nel mettere in campo azioni atte a prevenire razionalmente le cause di questi danni.
Gli Ordini di categoria delle professioni tecniche dei geologi e degli ingegneri operanti sul territorio, da tempo evidenziano come la causa di tutto ciò debba addebitarsi in particolar modo alla mancata manutenzione - ordinaria e straordinaria – dei nostri territori che le amministrazioni non sono più in grado di attuare con tempi e modalità adeguate e coerenti con i migliori criteri e innovativi sistemi di gestione del territorio.
Le ragioni di quest’inerzia non possono essere attribuite solo alla mancanza di risorse, seppur scarse e in molti casi frenate dal patto di stabilità, ma soprattutto alla incapacità di spenderle a causa di un sistema di governo del territorio poco snello e suddiviso in mille competenze che spesso si sovrappongono tra loro creando un groviglio amministrativo dal quale non è facile districarsi.
Per tali considerazioni, gli Ordini professionali dei Geologi di Basilicata e degli Ingegneri della Provincia di Potenza invitano la nuova classe dirigente dell’amministrazione regionale ad adottare un nuovo modello di governance del territorio basato su:
rafforzamento degli uffici regionali,finalizzato a favorire azioni concrete di programmazione e controllo;
ottimizzazione delle risorse umane ed economiche;
aumento dei controlli;
maggiore coinvolgimento degli Ordini professionali di categoria, attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico permanente ed operativo finalizzato a favorire il coinvolgimento delle parti interessate e, quindi, l’analisi condivisa delle azioni di sviluppo, programmazione e monitoraggio del territorio regionale, quale “fattore determinante per il successo, l’elaborazione, attuazione e valutazione di una politica ambientale regionale basata su conoscenze scientifiche ed economiche, su dati ed informazioni ambientali affidabili e sull’uso di appropriati indicatori”, in accordo ai principi dei vigenti programmi di azione per l’ambiente della Comunità Europea.
In merito all’ottimizzazione della spesa pubblica, si osserva infine che non è più accettabile assistere a sporadiche e non coordinate azioni di prevenzione tese a finanziare studi le cui finalità restano quelle di un convegno o pubblicazione di atti; la spesa pubblica dovrebbe, invece, rispondere non solo a criteri di efficacia economica, ma anche di efficienza in termini di capacità a soddisfare le specifiche necessità e criticità del territorio, con l’attribuzione di responsabilità certe e azioni concrete all’interno di una visione generale e globale che riguarda il governo e l’uso dei territori, definendo e monitorando nel tempo gli indicatori caratteristici della efficacia delle policy.
Bisogna ritrovare una grande sinergia tra professionisti, imprenditori, funzionari della pubblica amministrazione e la politica al fine di elaborare un modello valido di intervento sul territorio in grado di consentire l’avvio di una concreta politica di prevenzione, manutenzione e messa in sicurezza del territorio e dell’ambiente.
Le professioni tecniche rappresentate dall’Ordine dei Geologi di Basilicata e dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza sono pronte a svolgere al meglio il proprio ruolo nella consapevolezza che è compito e responsabilità di TUTTI favorire condizioni di maggiore sicurezza del territorio e migliore qualità della vita.
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