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il San Carlo con la medicina narrativa vuole scrivere altre storie di buona san |
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25/11/2013 | “Il recente riconoscimento dell’Oscar di Bilancio che premia il nostro impegno sul fronte della trasparenza e della comunicazione sociale ci dimostra che la strada intrapresa è quella giusta e costituisce un forte incentivo a proseguire con ancora maggiore determinazione in questo percorso virtuoso, capace di creare significativi vantaggi non solo per il Sistema, ma soprattutto per l’utenza e i cittadini. Ed è proprio dal paziente che vogliamo ripartire, mettendo ancora di più i suoi bisogni al centro delle nostre priorità nel 2014.” – commenta Giampiero Maruggi, Direttore Generale del San Carlo – “Nasce da questo intento, l’idea di avviare un percorso formativo per il nostro personale improntato alla Medicina Narrativa, di cui il convegno odierno rappresenta un primo, importante passo.”
Umanizzare le cure, rinnovare l’alleanza terapeutica operatore sanitario-paziente - dove il primo si apre al dialogo e al confronto aperto e il secondo è incoraggiato ad essere maggiormente attivo e protagonista delle proprie scelte di salute - riscoprire la forza dell’empatia nel colloquio clinico, rappresentano tasselli fondamentali per poter costruire migliori percorsi di diagnosi, assistenza e cura. E permettono, inoltre, di contrastare quella cultura di sfiducia del cittadino verso il sistema sanitario ed i suoi operatori, particolarmente diffusa al Sud, che spesso sfocia in un fenomeno deleterio come quello della medicina difensiva, i cui costi per lo Stato sono calcolati da recenti stime, tra i 10 e i 14 miliardi di euro, una cifra dalle dimensioni paragonabili a quelle di una manovra finanziaria. Il ruolo della Medicina Narrativa come strumento per una Sanità Sostenibile, è tra i temi chiave che saranno affrontati nel corso del Convegno, grazie al contributo della Fondazione ISTUD e alle testimonianze di progetti concreti implementati sul territorio da altre strutture sanitarie d’eccellenza quali la Asl 10 di Firenze e la Asl 3 Umbra di Foligno.
Ulteriori stimoli e spunti di approfondimento saranno apportati nel corso dell’incontro, promosso grazie al contributo incondizionato di Pfizer, da enti di primo piano a livello nazionale, quali l’Istituto di Ricerche Mario Negri, che ha affrontato il tema delle opportunità di sinergia tra Evidence Based Medicine e Narrative Based Medicine, e l’Istituto Superiore di Sanità, da tempo impegnato nello sviluppo di progetti di Medicina Narrativa, tra cui la Campagna Viverla Tutta. L’iniziativa ha visto nascere un Protocollo di Studio firmato proprio dall’ISS, nell’ambito del quale è attualmente in corso l’organizzazione di una Consensus Conference, che si propone di giungere, entro giungo 2014, alla definizione di Linee di indirizzo per l’impiego della medicina narrativa in ambito clinico-assistenziale per le malattie rare e cronico-degenerative. Linee di indirizzo che saranno senz’altro preziose per strutture sanitarie all’avanguardia, come quella di Potenza, già orientate a consolidare l’impiego della Medicina Narrativa nelle proprie prassi, favorendo la costruzione di ospedali più a misura di paziente.
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