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Recensione di "L'equivoco del Sud" di Carlo Borromeo |
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31/10/2013 | Dall’Unità d’Italia il Sud si è enormemente impoverito ed è cominciato il processo migratorio, i governi successivi hanno perseguito politiche liberiste che hanno favorito il nord, mentre il Sud è stato abbandonato in balia della sorte.
Nonostante i vari interventi come la Cassa per il Mezzogiorno il Sud è rimasto l’eterno incompreso dai governi che si sono succeduti.
Nonostante la ricchezza di risorse naturali, non si spiega questo ritardo infrastrutturale e soprattutto questo mancato decollo economico.
Aveva ragione Carlo Levi quando affermò “Cristo si è fermato ad Eboli” in quanto al Sud manca lo stato che ha cercato di effettuare solo interventi tampone per risolvere piccoli problemi.
Eppure i vari stati passati e presenti hanno più volte posto il problema del Sud che non poteva esserci un’economia a due velocità e che lo sviluppo del nostro paese è legato allo sviluppo del sud. Questo è "L'equivoco del Sud" di Carlo Borromeo.
La conseguenza di questo mancato è decollo è stata l’emigrazione al Nord o all’estero nelle lontane Americhe ed i giovani attuali conseguita la maturità o la laurea emigrano altrove alla ricerca di condizioni di vita migliore.
Anche l’attuale governo ha promesso aiuti per sviluppare il Sud.
Vi sono state sin da dopo l’unità italiana molte promesse per sviluppare il Sud e niente è stato fatto per mantenerle.
Esso è stato abbandonato dalle istituzioni e si è impoverito sempre di più.
Sono state promesse le infrastrutture che mancano per essere competitive con quelle del Nord e non sono state effettuate.
Ma soprattutto non si sono create le condizioni per la permanenza dei giovani al loro paese che hanno dovuto farsi la valigia ed andare via dal proprio paese strappati agli affetti dei loro genitori e partire in una località sconosciuta dove hanno trovato una realtà diversa.
Questo fenomeno si verifica ancora oggi con un incremento di persone perlopiù in età giovanile che lascia le località di residenza.
Malgrado la Costituzione della Cassa del Mezzogiorno nel 1950 quando era al governo De Gasperi questo problema non è stato risolto.
Quando Karl Marx parlava di “Esercito industriale di riserva” aveva ragione in quanto Influsso in massa di emigrati del Sud contribuisce ad aumentare la schiera di disoccupati e considerando che anche il Nord langue a livello economico, basti pensare alle molte aziende che falliscono mettendo in cassa integrazione molti dipendenti.
Allora occorre un’inversione di tendenza, bisogna che il Sud ricco di risorse naturali come il Petrolio, il gas si sviluppi come il Nord uscendo dal perenne isolamento
In conclusione, possiamo affermare che il libro scritto con un linguaggio chiaro e lineare, offre importanti piste di lettura e spunti di riflessione su un problema che merita una soluzione immediata per evitare che il Sud resti l’”eterna cenerentola d’Italia”
Biagio Gugliotta
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