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Recensione di “E io non ci sto” |
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13/09/2013 | Nel libro dal titolo “E io non ci stò” edito dalla Casa editrice Longanesi, Rosario Crocetta eletto da meno di un anno Governatore della Sicilia parla sia della sua famiglia, dell’educazione ricevuta, del rapporto con i suoi fratelli e soprattutto delle sue umili origini fino ad approdare in politica con prima come Sindaco di una città della Sicilia dove ha modo di constatare la difficile realtà della Sicilia, bella da un punto di vista naturale e polo di attrattiva di molti turisti, ma inquinata dal fenomeno della Mafia che cerca di incunearsi ovunque persino nelle varie gare di appalto.
E lui questo non lo accetta come non accetta il fenomeno del “Pizzo” e si propone di cambiare lo stato delle cose per rendere questa bella regione a misura d’uomo, pulita e sicura.
Ma non solo, egli è contro la politica attuale e vorrebbe cambiare le regole del gioco rendendola più trasparente e vicina ai cittadini.
Pur essendo Gay come riporta nel suo libro e criticato da molte persone, egli tira dritto per la sua strada cercando di risolvere i problemi della sua regione come il problema della crisi occupazionale che colpisce tutti soprattutto i giovani.
Nel suo percorso ha avuto modo di conoscere molta gente dai politici ai magistrati come Paolo Borsellino e sua figlia.
Ma ha conosciuto anche imprenditori di successo che purtroppo sono stati collusi con la mafia che purtroppo ha ramificazioni dappertutto.
5 stelle di Beppe Grillo e ha vinto le elezioni in quanto si è presentato come innovatore rispetto alla vecchia politica, legata ai canoni del passato.
Il suo compito non sarà facile in quanto dovrà combattere molte sfide impegnative ma con la sua tenacia e la sua perseveranza chissà potrebbe dare alla sua regione nuovo lustro.
Pur non avendo avuto una vita agiata egli non è contro la ricchezza economica se ottenuta con onestà.
Adesso è presto per formulare un giudizio sul suo operato, solo il tempo ci dirà se riuscirà a mantenere le sue promesse elettorali.
Affinché ciò avvenga occorre la collaborazione di tutti a cominciare dalla sua Amministrazione.
Nel suo libro ricorda un suo fratello che ha subito l’amputazione della gamba ed è andato in pensione e le divergenze di opinione con un suo fratello di 20 anni più grande e le sue amorevoli cure della sua famiglia quale figlio più giovane e la morte di suo padre avvenuta nel 1987.
In conclusione il libro, scritto con un linguaggio chiaro e lineare, offre importanti piste di lettura e spunti di riflessione sui problemi della Sicilia una regione bellissima da un punto di vista naturale ma piena di problemi che offuscano la sua bellezza.
Biagio Gugliotta
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