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Convenzione di Istanbul, e decreto anti-Femminicidio: un incontro a Senise |
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5/09/2013 | L’Associazione culturale Rinascita Meridionale, in collaborazione con l’ufficio della Consigliera Regionale di Parità Maria Anna Fanelli, il Centro Studi e Ricerca in Criminologia e Psicologia di Napoli, promuovono per il 9 settembre presso piazza San Francesco a Senise, alle ore 18:00: Voce alla Convenzione di Istanbul, e al decreto anti-Femminicidio 8 agosto 2013 G.U. 191 16/08/2013. Presentazione del libro di Rosanna Filomena “Quando il vento soffia forte”.
I dati resi noti di recente dal Ministero dell’interno confermano che il “femminicidio” e lo stalking rimango grossi e drammatici problema rispetto ai quali, soprattutto le Istituzioni di Parità, così come qualsiasi altra Istituzione e Realtà pubblica o privata, non possono rimanere “indifferenti e in silenzio”.
Infatti se le donne sono “solo” il 30% delle vittime dei 505 omicidi commessi in Italia tra il 1 agosto 2012 e il 31 luglio 2013 salgono all’83% (45) quando si considerano i delitti commessi dal partner e addirittura al 100%(20) nel caso in cui l’assassino sia l’ex.
Negli ultimi 12 mesi bisogna ricordare che c’stato un segnale positivo, anche se non sembra, nell’aumento delle denunce per stalking. Scrive infatti Elena Tebano che negli ultimi 12 mesi, sempre secondo i dati del Viminale, quasi 10.000 (9116) sono state le denunce per stalking.
Nel primo anno di vita della legge che introdusse questo reato le denunce di stalking erano state solo 5200. Questo significa che la maggiore consapevolezza sul fenomeno spinge più persone a rivolgersi alle Forze dell’Ordine.
Nel complesso sono state 38.142 le denunce presentate per stalking dal 2009 all’agosto 2013, e, 9116 le denunce dal 1 agosto 2012 e il 31 luglio 2013.
E’ evidente che c’è una maggiore consapevolezza sul fenomeno che spinge più persone a sporgere le denunce.
Tanto si deve in particolare in questo ultimo periodo senz’altro all’approvazione del D. Lgs dell’8 agosto 2013 contro il femminicidio, decreto che declina, indubbiamente, buona parte dei principi della Convenzione di Istanbul che l’Italia ha recentemente ratificato e che insieme al Decreto antifemminicidio è al centro della campagna “Voce alla Convenzione di Istanbul”, che prevede forme avanzate di fenomeni, quello della violenza di genere e delle discriminazioni, in crescita e da arginare con urgenza.
Il tema delle discriminazioni e del femminicidio questa nuova categoria criminologica, individua la causa principale degli omicidi nei confronti delle donne in quella “violenza estrema da parte dell’uomo contro la donna perché donna“.
Successivamente tale categoria criminologica viene ripresa da sociologhe, antropologhe e criminologhe per descrivere non solo le uccisioni di genere, ma ogni forma di violenza e discriminazione contro la donna in quanto donna.
E’ evidente che se i dati statistici delle uccisioni costituiscono la punta emergente del fenomeno, non meno grave ed importante è, quella cultura desueta e patriarcale in cui la violenza matura, distruggendo sia la persona contro cui si rivolge, sia l’ambito familiare della stessa e di conseguenza la società.
Per questo è necessario un nuovo approccio culturale, accanto ad significativa e rapida repressione dei reati anche attraverso una specifica legge nazionale sul Femminicidio.
• Su queste considerazioni e su questi temi si snoderanno i punti principali dell’ evento che si propone e che ha come base la Convenzione di Istanbul, che già dal titolo “dell’Articolo 4 – Diritti fondamentali, uguaglianza e non discriminazione riconosce”, promuove e tutela il diritto di tutti gli individui di vivere liberi dalla violenza, sia nella vita pubblica che privata” e nel contempo condanna “ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne e invita ad adottare “senza indugio le misure legislative e di altro tipo necessaria per prevenirla” .
• Proprio quest’attenzione alla violenza contro le donne nelle sue forme più estreme e nel contempo ai diritti di non discriminazione costituiscano la novità più essenziale, a mio avviso, della Convenzione di Istanbul che ci presenta “forme avanzate di comprensione dei fenomeni della violenza di genere e delle discriminazioni e che contemporaneamente impone linee risolutive, concrete ed efficaci.
• Presentazione del libro "quando il vento soffia forte" di Rosanna Filomena.Un omaggio a Elisa Claps, "Quando il vento soffia forte", e al coraggio di Elga - moglie, madre, donna - in "Oltre la finestra il sogno". Rosanna Filomena in queste due pièces affronta temi all'apparenza lontani - la vicenda, tristemente nota, del brutale omicidio della ragazza potentina e quella di una famiglia turbata dal fantasma della criminalità organizzata ma, nella loro drammatica realtà molto più vicine di quanto possa apparire a una prima impressione.
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