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Il 26/9 reliquia di Don Bosco a Potenza |
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29/08/2013 | Un'urna contenente una reliquia di San Giovanni Bosco arriverà a Potenza la mattina del 26 settembre e rimarrà a disposizione della venerazione dei fedeli fino alla sera per ripartire il giorno dopo verso Foggia. L'urna arriverà a Potenza da Torre Annunziata (Napoli) L'accoglienza dell'urna è prevista in piazza Don Bosco alle ore 9. Nel pomeriggio, alle ore 16, arriverà in processione in piazza Mario Pagano; alle 18 è prevista, in Cattedrale, la Santa Messa celebrata dall'arcivescovo.
BREVE STORIA DELLA COMUNITA’ SALESIANA IN BASILICATA
I salesiani sono presenti stabilmente In Basilicata dal 1967- con la Parrocchia San Giovanni Bosco (la più grande della diocesi per estensione e numero di fedeli), l’Oratorio, Il Centro Giovanile e il Collegio universitario.
Per loro iniziativa, si è costituita nel 2001 una fiorente associazione universitaria, UCAL (Universitari Cattolici dell’Ateneo Lucano), composta di sei confratelli con Direttore Don Pasquale Italo Sammarro, parroco della Parrocchia.
Il 15 ottobre 1964, Monsignor Augusto Bertazzoni - di cui è in corso la causa di Beatificazione - vescovo della Diocesi dal 1930, istituisce la Parrocchia dedicata a San Giovanni Bosco nel nuovo “Rione Risorgimento”, affidandolo alla Congregazione Salesiana. L’ultimo atto pubblico del santo vescovo fu la posa e benedizione della Chiesa il 7 dicembre 1966. Per lui fu la realizzazione di un sogno da tempo accarezzato. Da piccolo fu tra i ragazzi di Don Bosco a Torino e fu tra quelli che fecero offerta della propria vita per Don Bosco morente. Con lui c’era anche il piccolo Luigi Orione, oggi santo.
BREVISSIMA STORIA DELL’OPERA SALESIANA IN BASILICATA
? LA CHIAMATA DI DIO
Operiamo nella città di Potenza, capoluogo della regione Basilicata, posta a circa 840 m sul livello del mare, città che conta circa 70.000 abitanti. Potenza è antica sede vescovile, ora sede metropolitana con 18 parrocchie.
Il 15 ottobre 1964, Monsignor Augusto Bertazzoni - di cui è in corso la causa di Beatificazione - vescovo della Diocesi dal 1930, istituisce la nostra Parrocchia dedicata a San Giovanni Bosco nel nuovo “Rione Risorgimento”, affidandola alla Congregazione Salesiana. L’ultimo atto pubblico del santo vescovo fu la posa e benedizione della Chiesa il 7 dicembre 1966. Per lui fu la realizzazione di un sogno da tempo accarezzato. Da piccolo fu tra i ragazzi di Don Bosco a Torino e fu tra quelli che fecero offerta della propria vita per Don Bosco morente. Con lui c’era anche il piccolo Luigi Orione, oggi santo.
? LA SITUAZIONE ATTUALE
La parrocchia conta attualmente circa 12.000 anime (3.300 famiglie). Nell’arco di questi anni sono nate diverse vocazioni religiose, diocesane e missionarie.
L’ascolto della PAROLA DI DIO e la celebrazione dei SACRAMENTI sono il pane quotidiano.
All’interno della Parrocchia sono attive le Associazioni dei Salesiani Cooperatori, degli Exallievi di Don Bosco, dell’ADMA, del TR. Vivace è anche il Laboratorio MAMMA MARGHERITA. Molto efficace il movimento delle FAMIGLIE DON BOSCO.
L’ORATORIO - CENTRO GIOVANILE è parte integrante della Parrocchia e collabora pienamente per quanto riguarda la CATECHESI (600 e più ragazzi – 25 catechisti e 28 animatori). Ha 6 gruppi formativi. C’è un buon numero di Ministranti, circa 50.
Nell’Oratorio sono presenti con un’ottima testimonianza il C.G.S. “Bertazzoni” e l’Associazione Sportiva “Don Bosco”. E’ presente un gruppo di Animazione missionaria (collegato al VIS- volontariato in Madagascar e Albania). Si fa la scuola di Animazione. Momento significativo è la messa delle ore 7,00 durante il mese di maggio. Molto ricca di proposte è la “SAVIO ESTATE”. Tutto viene animato dal Consiglio Pastorale Giovanile, sempre in dialogo con il Consiglio della CEP (Comunità Educativa Pastorale - formata da Salesiani e Laici: 35 persone)
Nella nostra Opera è da segnalare il CONVITTO UNIVERSITARIO con l’UCAL (“Universitari Cattolici dell’Ateneo Lucano”) e l’AIDU, OPERANTI NEL MONDO CULTURALE, nonché la presenza all’Università 3 volte a settimana, al mattino, presso la sede dell’UCAL. Gli interventi della CARITAS inoltre, attraverso il centro di ascolto, l’ambulatorio medico (martedì e mercoledì ogni settimana), il volontariato, il recupero scolastico, le giornate di condivisione con la Caritas Diocesana, gli stimoli alle Autorità per la crescita del territorio e la risposta ai bisogni di tanti, sono di rilievo. Ultimamente è stato aperto uno sportello di consulenza legale (tutti i giovedì).
Nella Parrocchia c’è apertura al senso di Chiesa con gruppi parrocchiali e interparrocchiali (Apostolato della preghiera- Totus Tuus). Si collabora con la Diocesi per quanto riguarda la Pastorale Familiare e Giovanile, con la presenza alle varie Consulte (CRV e CPDR) sia da parte dei Salesiani che dei Laici.
Si cura anche l’Animazione dei Pellegrinaggi (di rilievo quello a Pompei nel mese di ottobre con 12 autobus!)
Il servizio generoso e sacrificato alle CONTRADE di GIULIANO e CANALETTO dice l’apertura alla Chiesa e al Territorio (Catechesi – Sacramenti – Feste patronali – Settimana Santa – Benedizione delle Famiglie).
Punto qualificante la nostra Comunità sono ancora:
- PRESENTAZIONE DELLA STRENNA DEL RETTOR MAGGIORE durante la Settimana Salesiana
- FESTINSIEME nel mese di Giugno con varie iniziative
- Il DON BOSCO DAY a cura dei vari gruppi
- LA NOTTE BIANCA DELL’ADORAZIONE (ogni mese)
- L’ADORAZIONE EUCARISTICA (ogni 1° venerdì e ogni 3° giovedì – Durante la Quaresima ogni giorno)
- LA SCUOLA GENITORI
- LE EQUIPES che preparano al BATTESIMO e al MATRIMONIO. Si dà per scontato tutto il catechismo dell’ INIZIAZIONE CRISTIANA (1^ Confessione, 1^ comunione e Cresima --- cfr. 1^ pagina).
- LE MESSE nelle zone della Parrocchia durante il mese di Maggio
- L’INFORMAGIOVANI
- LE CORALI (dell’Oratorio, di San Benedetto)
- IL GRUPPO TEATRALE MUSICALE
Per la 3° età c’è il CIRCOLO DON BOSCO, che ha a disposizione un salone molto accogliente e confortevole (sono circa sessanta persone).
Curiamo anche la Casa di GRUMENTO, utilizzata per Ritiri, Campi Scuola, Quaresima viva, Momenti distensivi.
Il TEATRO DON BOSCO, di proprietà salesiana, ma attualmente in gestione a una Cooperativa, con alcune possibilità di uso educativo a favore dell’Oratorio e della Parrocchia.
La SALA BERTAZZONI non solo accoglie i nostri incontri, ma tanti altri incontri aperti all’AMASI (Associazione Mariana Assistenza Sollievo Infermi),e all’ADVM (Associazione Difendere la Vita con Maria), alla Diocesi e al Territorio.
La Cappella San Domenico Savio e la Mansarda offrono un ottimo servizio ai gruppi oltre che alla Comunità salesiana.
? LINEE DI AZIONE
Attualmente abbiamo come obiettivo la cura attenta delle Famiglie e dei Giovani, accogliendo gli Atti del CG 26 (Ritorno a Don Bosco, Urgenza di Evangelizzare, Necessità di convocare, Povertà Evangelica, Nuove Frontiere) come un “mandato” per fare della Famiglia Salesiana un vasto movimento di persone per la salvezza della gioventù.
Si sta cercando di rendere operativa la Consulta della Famiglia Salesiana (SDB – FMA – ASC – EX – ADMA – TR).
La Carta di Comunione e Missione ci è di aiuto per una cultura della vita come vocazione nel nostro impegno a vantaggio della Chiesa e del Territorio. Il pensare e lavorare insieme ci devono portare ad esprimere oltre che persone per una speciale vita di Consacrazione e per il Volontariato, anche persone che entrano nella politica per servire il bene comune. Attualmente la Famiglia Salesiana è impegnata nella formazione di persone che siano MISTICI nello SPIRITO, PROFETI di FRATERNITA’, SERVI dei GIOVANI.
In breve, la sua vita, le sue opere
Giovannino Bosco nacque il 16 agosto 1815 in una piccola frazione di Castelnuovo D'Asti, in Piemonte, chiamata popolarmente «i Becchi». Ancora bimbo, la morte del babbo gli fece sperimentare il dolore di tanti poveri orfanelli dei quali si farà padre amoroso. Trovò però nella mamma Margherita, un esempio di vita cristiana che incise profondamente nel suo animo.
A nove anni ebbe un sogno profetico: gli parve di essere in mezzo a una moltitudine di fanciulli intenti a giocare, alcuni dei quali però, bestemmiavano. Subito, Giovannino si gettò sui bestemmiatori con pugni e calci per farli tacere; ma ecco farsi avanti un Personaggio che gli dice: «Non con le percosse, ma con la bontà e l'amore dovrai guadagnare questi tuoi amici... Io ti darò la Maestra sotto la cui guida puoi divenire sapiente, e senza la quale, ogni sapienza diviene stoltezza». Il personaggio era Gesù e la maestra Maria Santissima, alla cui guida si abbandonò per tutta la vita e che onorò col titolo di «Ausiliatrice dei cristiani». Fu così che Giovanni volle imparare a fare il saltimbanco, il prestigiatore, il cantore, il giocoliere, per poter attirare a se i compagni e tenerli lontani dal peccato. «Se stanno con me, diceva alla mamma, non parlano male».
Volendosi far prete per dedicarsi tutto alla salvezza dei fanciulli, mentre di giorno lavorava, passava la notte sui libri, finché all'età di vent'anni poté entrare nel Seminario di Chieri ed essere ordinato Sacerdote a Torino nel 1841, a ventisei anni di età.
In quei tempi Torino era piena di poveri ragazzi in cerca di lavoro, orfani o abbandonati, esposti a molti pericoli per l'anima e per il corpo. Don Bosco incominciò a radunarli la Domenica, ora in una Chiesa, ora in un prato, ora in una piazza per farli giocare e istruire nel Catechismo finché, dopo cinque anni di enormi difficoltà, riuscì a stabilirsi nel rione periferico di Valdocco e aprire qui il suo primo Oratorio. In esso i ragazzi trovavano vitto e alloggio, studiavano o imparavano un mestiere, ma soprattutto imparavano ad amare il Signore: San Domenico Savio era uno di loro.
Don Bosco era amato dai suoi «birichini» (così Egli li chiamava) fino all'inverosimile. A chi gli domandava il segreto di tanto ascendente rispondeva: «Con la bontà e l'amore cerco di guadagnare al Signore questi miei amici». Per essi sacrificò tutto quel poco denaro che possedeva, il suo tempo, il suo ingegno che aveva fervidissimo, la sua salute. Per essi si fece santo. Per essi ancora fondò la Congregazione Salesiana, formata da sacerdoti e laici che vogliono continuare l'opera sua e alla quale diede come «scopo principale di sostenere l'autorità del Papa» (Memorie Biografiche, VII, 622; X, 762 e 946).
Volendo estendere il suo apostolato anche alle fanciulle fondò, con Santa Maria Domenica Mazzarello, la Congregazione della Figlie di Maria Ausiliatrice, che oggi è diffusa in tutto il mondo. Dedicò tutto il suo tempo libero, che spesso sottrasse al sonno, per scrivere e divulgare facili opuscoli per l'istruzione cristiana del popolo. Stremato di forze per l'incessante lavoro, si ammalò gravemente. Particolare commovente: molti giovani offrirono per lui al Signore la propria vita.
Una delle ultime sue raccomandazioni fu questa: «Dite ai giovani che li aspetto tutti in Paradiso...». Spirava il 31 gennaio 1888, nella sua povera cameretta di Valdocco, all'età di 72 anni. Il 1 aprile 1934, Pio XI, che ebbe la fortuna di conoscerlo personalmente, lo proclamò Santo.
DON BOSCO NEL MONDO
I salesiani sono presenti nei cinque continenti e sono organizzati in otto regioni: Italia-Medio Oriente (che comprende anche Albania e Romania); Europa Ovest (Francia, Spagna, Portogallo); Europa Nord (comprese isole britanniche e Russia); Interamerica (America centro-settentrionale); America Cono Sur; Asia Sud (India e Sri Lanka); Asia Est-Oceania (Cina, Giappone, Filippine, Sud-est asiatico, Australia); Africa-Madagascar.
Con 15.373 professi e 480 novizi (statistica a fine 2012) i Salesiani sono il secondo ordine religioso per diffusione, dopo la Compagnia di Gesù, seguiti dall'Ordine dei Frati Minori e dall'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Sono salesiani anche 6 cardinali e 119 Vescovi.
Il Rettor Maggiore, 9° successore di don Bosco, è don Pascual Chàvez Villanueva, messicano.
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