Storie di uomini che diventano, poi, storia di un’intera comunità, raccontate con il sorriso ma anche con un pizzico di amara nostalgia da parte di chi queste persone le ha conosciute e di chi queste storie le ha vissute. Aneddoti e racconti che coinvolgono e interessano, talvolta, anche chi, per ragioni anagrafiche, non ha potuto conoscere a pieno le dinamiche e gli eventi storici della propria comunità. E’ quanto accaduto nella sala consiliare di Terranova, in occasione di un incontro organizzato in memoria di Giovanni Caprara, meglio conosciuto, nella memoria collettiva del paese, come “Giuvan a’ guardia”. L’evento, che rientra nell’attività del “Festagosto terranovese”, è stato organizzato dalla Pro Loco di Terranova, dal comune, dai familiari di Caprara e dal giornalista Giovanni Labanca, da sempre partecipe alle attività culturali del piccolo centro alle pendici del Pollino. Giovanni Caprara (1908-1980) fu storico Vigile Ubano e Sanitario del Comune nel periodo a cavallo tra il Ventennio e il 1972, anno in fu collocato a riposo. Giovanni Caprara viene presentato, in queste poche battute raccolte nel volumetto “ Un caro ricordo di Giuvan A’ Guardia”, come un vero “Jolly” della comunità; un uomo intransigente, ma allo stesso tempo, umano e disponibile. “L’iniziativa è partita”- afferma Giovanni Labanca – “ da Pierino Caprara, uno dei figli di Giovanni, il quale ha deciso, per rendere memoria al padre, di pubblicare, a proprie spese, un volumetto di pochissime pagine, in cui ha raccontato qualche breve aneddoto su questo personaggio, che è parte integrante della storia terranovese”. Tra gli interventi vi è stato quello del Prof. Antonio Di Taranto, presidente della pro loco, il quale ha evidenziato, sinteticamente, le differenza tra “la presentazione del personaggio fatta dal figlio (e quindi permeata di maggiore affettuosità) e quella più ‘realista’ di Menotti Bennati. La discussione, in seguito, si è allargata alla platea, dove, chi ha avuto modo di conoscerlo, non ha tardato a raccontare il proprio personale ricordo. Tra gli interventi più apprezzati vi è stato quello del prof. Pasquale Tufaro, già più volte sindaco di Terranova, il quale ha fatto un breve excursus storico-politico sulla società terranovese di quegli anni. Altro momento emozionante, è stata la chiamata, in diretta, dell’autore del volumetto, Pierino Caprara, assente per motivi di salute.
Un cenacolo interessante, che ha contribuito ad alimentare la scarna storiografia locale, utile non solo a chi ha potuto, con il ricordo, rivivere quegli anni, ma anche a chi, pur non avendoli mai vissuti, li sente propri, in quanto parte integrante della propria storia, delle proprie radici e della propria identità.
Mario Golia |