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Giovedi a Latronico Bolognetti presenta il suo nuovo libro |
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6/08/2013 | A Latronico, giovedì 8 agosto alle ore 18.00 in piazza Umberto I, si svolgerà la presentazione del libro di Maurizio Bolognetti "Le mani nel Petrolio. Basilicata Coast to Coast ovvero da Zanardelli a Papaleo passando per Sanremo e Tempa Rossa"(Ed. Reality Book). Introduce i lavori Vincenzo Castellano, Assessore alla Cultura del Comune di Latronico; modera Paolo Sinisgalli , giornalista de lasiritide.it. Intervengono con l’autore Rita Bernardini (già membro della Commissione giustizia della Camera dei deputati) e l’avvocato Vincenzo Montagna. Nel corso della serata l'attrice Egidia Bruno leggerà brani tratti dal libro.
C’è un “Profumo” che per noi lucani è rivelatore- dice Bolognetti- esso è rappresentato dalle parole pronunciate qualche giorno fa dal Presidente del Monte dei Paschi di Siena. Sì, le parole di Alessandro Profumo, come e più di tutto quanto abbiamo registrato in questi ultimi mesi, ci rivelano il destino che qualcuno vuole riservare alla Basilicata: quello del Kazakistan italiano. E a ben pensarci, a voler percepire certe “sfumature”, il paragone con il Kazakistan c’azzecca, ad iniziare dal trattamento riservato ai dissidenti. Vorrei poter dire a Profumo che i benefici di cui parla sono effimeri e che la politica di predazione condotta in Basilicata, con annesso programma “Oil for food”, è una politica che guarda al passato e che asseconda interessi che non coincidono con quelli della collettività, ad iniziare dalla tutela della preziosa risorsa acqua di cui la Lucania è ricca. Il futuro, verrebbe da dire a Profumo e soci, ad Eni e soci, a Total e soci, vive nella capacità di immaginare una “terza rivoluzione industriale”, cioè una crescita economica “sostenibile e responsabile”, che si può realizzare percorrendo la strada delle energie rinnovabili, dell’autonomia energetica per ciascun edificio esistente, dello sviluppo di nuove tecnologie. L’era dell’Antropocene, per dirla con l’architetto napoletano Aldo Loris Rossi, potrebbe portare alla definitiva distruzione di questa piccola navicella chiamata terra. Occorre interrogarsi sull’impronta ecologica di una umanità in crescita esponenziale, occorre una “nuova alleanza con la natura”. Occorre, sempre per dirla con Loris Rossi, passare dal “paradigma meccanicista-riduzionista e dal mito dello ‘sviluppo illimitato’” a un “paradigma organico-olistico(ecologico), consapevole dei ‘limiti dello sviluppo’”.
Le parole pronunciate da Profumo, nella doppia veste di Presidente Mps e consigliere di amministrazione dell’Eni, sono ancorate a un passato senza prospettive, ed essendo state pronunciate nel corso di un convegno intitolato “Il rilancio parte da sinistra”, ci rammentano inevitabilmente quanto ebbe a scrivere Marco Pannella nel 1978 su un numero di Notizie Radicali: “Anche per le sinistre una bella raffineria è più gratificante della lotta alle alluvioni e alle frane, della limitazione dei livelli di inquinamento, anche della prevenzione di un Vayont o di una Seveso, o di un incidente nucleare…”. Le parole pronunciate da Profumo ci ricordano anche un capitolo del dossier “La Peste Italiana”, intitolato “Dal dissesto ideologico al dissesto idrogeologico”: “L’Agenzia europea per l’ambiente ha documentato un progressivo aumento di catastrofi naturali, con un’impennata a partire dall’inizio degli anni ’90, tanto da rendere il nostro Paese tra quelli a più alto rischio di catastrofi ambientali. Oggi il 38% delle vittime di alluvioni in Europa sono italiane, con gravi costi - non solo in termini di vite umane - per la collettività nazionale”.
Giovedì proveremo a parlare di questo. Parleremo delle “Mani nel Petrolio”, di un futuro possibile da costruire per prefigurare il nuovo che necessità e che va in direzione diametralmente opposta a quello disegnato dall’era dell’Antropocene. Un futuro altro rispetto a quello disegnato da una politica incapace di “sognare”, di avere slanci e prospettive nuove.
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