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Bando regionale agricoltura: Legambiente Basilicata e UpBio chiedono revoca |
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19/07/2013 | Il bando della Regione Basilicata sulla misura 214 az.6 per l’Introduzione di tecniche di agricoltura conservativa sebbene nella sua formulazione appare come una modalità di utilizzo di risorse che l’Unione Europea indirizza verso misure agro ambientali destinabili alla riduzione di diserbanti e fitofarmaci di sintesi, va nella direzione di una forma di agricoltura che, invece, ne fa uso in modo consistente.
E’ per questo motivo che la Legambiente Basilicata insieme all’Associazione UpBio (Unione Nazionale Produttori Biologici e Biodinamici - FederBio) chiede la revoca immediata del Bando che tra l’altro assume in questo periodo un significato particolare in considerazione sia della procedura in atto per la discussione e l’ approvazione del PAN pesticidi che della fase di definizione della nuova programmazione dello Sviluppo Rurale.
Il provvedimento in questione è totalmente contraddittorio con gli obiettivi strategici delle politiche europee e del PSR e molto discutibile in merito all’utilizzo di risorse pubbliche vincolate a precisi obiettivi, indicatori di risultato e controlli. “Non siamo pregiudizialmente contrari a tecniche di agricoltura conservativa ed in particolare alla minima lavorazione dei terreni che è utilizzata da anni in agricoltura biologica con ottimi risultati - affermano Michele Monetta Presidente UPBIO, e Marco de Biasi Presidente Legambiente Basilicata Onlus - ma occorre evitarne gli abusi”. Nel bando, infatti, sono previsti interventi chimici a base di erbicidi e conseguente fertilizzazione chimica che annullano i benefici ambientali delle tecniche di minima lavorazione. S’incrementa insomma l’uso di pesticidi rispetto ad una misura che dovrebbe prevederne la sostituzione o riduzione. E’ inoltre inammissibile che l’importo dei pagamenti destinati a questa azione (213 euro per ettaro), siano superiori a quanto previsto per l’agricoltura biologica, l’unica forma di agricoltura in grado di conciliare l’abbattimento dei gas serra con la cessazione dell’uso di diserbanti e pesticidi di sintesi. Soprattutto l’unica forma di agricoltura certificata, sostenibile, regolamentata in modo uniforme su tutto il territorio Europeo. |
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