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Storie di scorie, la battaglia di Scanzano sulla Diga di San Giuliano |
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13/07/2013 | “Storie di Scorie” di e con Ulderico Pesce, domani 13 luglio alle ore 21, andrà in scena all’Oasi sulla Diga di San Giuliano in provincia di Matera. Lo spettacolo di Pesce narra la battaglia di Scanzano Jonico portata avanti dal popolo lucano contro il Decreto legge che voleva trasformare la Basilicata la pattumiera nucleare d’Italia.
Nello spettacolo sulla Diga, per la prima volta, si vedrà un video sulla condotta che scarica liquido a bassa radioattività nel Mar Jonio nei pressi del Lido di Rotondella, e un video relativo ad animali nati malformati (vitelli con due teste, pulcini con tre zampe) nei pressi della Centrale atomica di Sessa Aurunca in provincia di Caserta.
Il testo racconta la vita Nicola, figlio di un contadino del Metapontino (MT) che ha lavorato come addetto alle pulizie nel deposito nucleare della Trisaia di Rotondella (MT) dove negli anni ’60 arrivarono 84 barre di uranio radioattivo provenienti dagli USA delle quali, 64 sono ancora conservate nel deposito lucano, altre riprocessate, altre ancora sono conservate nel deposito nucleare della Casaccia, a 25 chilometri a nord-est di Roma. Nicola, avendo scoperto illeciti da parte dell’Enea è stato licenziato. Successivamente è partito volontario per la Bosnia dove ha respirato polvere di proiettile all’uranio e si è ammalato. Tornato in Italia ha fatto domanda alle Poste Italiane ed è stato assunto come postino a Saluggia (VC). La piccola casa che ha preso in affitto è sulla Dora Baltea, la finestra si affaccia proprio sul deposito nucleare del luogo.
A novembre del 2003 decide di tornare in Lucania per partecipare alla protesta contro il decreto 314 emanato dal Governo, secondo il quale a Scanzano Jonico, paese dove è nato e dove suo padre ha un’azienda agricola, dovrà nascere il deposito unico di scorie nucleari italiane.
Nicola sarà tra gli organizzatori della protesta contro il decreto e comincerà ad informare la popolazione sul pericolo del deposito nucleare della Trisaia di Rotondella dove ha lavorato anni prima e nel contempo denuncerà la situazione di alto rischio in cui vivono oggi i depositi nucleari di Latina, della Casaccia di Roma, di Caorso ecc. Inoltre lo spettacolo parla del pericolo che minaccia le popolazioni che vivono nei dintorni delle basi militari americane di Aviano e Ghedi di Torre e nei dintorni dei luoghi dove è stata portata l’industria chimica come Augusta, Gela, Crotone, Brindisi, Marghera, Manfredonia, o dove è stato per molti anni usato l’amianto come Monfalcone, Pisticci, Tito scalo ecc.
Alcune foto che per la
prima volta vengono mostrate nello spettacolo, attestano la nascita di
animali mostruosi nei pressi della Centrale atomica del Garigliano in
provincia di Caserta. L'interrogativo che Pesce lancia nello spettacolo è
sulle nascite mostruose avvenute nei pressi del Deposito nucleare di
Rotondella in Basilicata di cui si parla ma che nessuno ha mai voluto
documentare.
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