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Sarconi: il 23 febbraio un evento per ricordare Antonio Di Spagna nel decennale |
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22/02/2025 | SARCONI -Sognavano di dar vita ad una società nella società, cioè ad un modello di vita comunitaria impostato sull’ uguaglianza, le libertà e la dignità di ogni persona . Inoltre, rivendicavano i principi della costituzione, si ispiravano al pacifismo di Gandhi e del filosofo inglese Bertrad Russell, citavano Henry Miller (‘’ Voi vivete domani e ieri, io vivo solamente oggi perciò vivo in eterno’’) e Papa Giovanni XXIII: (‘’Gli esseri umani sono tutti uguali per dignità…’’). Erano i “beatnik” (i capelloni), giovani che agli inizi degli anni sessanta diedero vita nelle principali città italiane al Movimento Beat. E uno dei principali attivisti del movimento milanese fu il lucano (di Sarconi) Antonio Di Spagna, su di lui e quel che fu il microuniverso della controcultura dell’epoca il regista Vincenzo Galante e il cinecronistra Mimmo Mastrangelo nel 2012 girarono “Il mondo di Papà beat”, un cortometraggio che viene riproposto il 23 febbraio nella Biblioteca Comunale “N.Ramagli” (ore 18.00) per il decennale della morte Di Spagna che tutti chiamavano, appunto, “Papà beat”. Promossa dalla Associazione Culturale Ca.Ta.Lite e dall’Amministrazione Comunale, l’iniziativa “Antonio Spagna: il beatnik, il figlio dei fiori di Sarconi” , oltre al corto di Galante e Mastrangelo, presenta la video-clip del famoso brano “ Il partigiano”, nella versione del cantautore canadese Leonard Cohen e una lettura di poesie scritte dallo stesso Papà Beat.
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