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Il Basilijazz inizia dalla tavola |
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5/06/2013 | Nella storia del Jazz il legame tra cucina e musica è stato sempre molto intenso. Ad esempio Ella Fitzgerald è ricordata, tra le altre cose, come un’amante delle lasagne, oppure Dizzy Gillespie era un appassionato della bistecca alla bismark. Ripartirà proprio dalla tavola il Basilijazz che quest’anno giunge alle sua sesta edizione e punta a diventare un festival locale senza precedenti, affrontando anche sfide sempre più ambiziosamente. Sicuri della riuscita dell'evento, forti delle esperienze passate, arricchiti dai successi precedenti, l’associazione “Love 4 Art”, proporrà nel corso dell’estate, un cartellone che indubbiamente attirerà turisti, appassionati del genere ed accademici nella bellissima cornice della terra lucana.
Questa nuova edizione incomincerà venerdì 7 giugno, con un appuntamento speciale, che si terrà presso il ristorante del villaggio Riva dei Greci a Metaponto (MT), storico partner del Basilijazz, a metà tra una cena e un seminario, dal titolo “Jazz al Piatto”.
L’evento sarà un susseguirsi di pietanze e storie del jazz, piatti della tradizione lucana, rivisitati dallo chef e serviti con pillole e aneddoti di storia della civiltà musicale afroamericana.
A condurre la serata sarà Alceste Ayroldi, esperto studioso e appassionato della musica jazz. È docente sia di storia della musica moderna e legislazione che di marketing dello spettacolo, scrittore, producer e consulente artistico di numerose realtà culturali e festival del territorio italiano, anche come presidente e componente delle giurie di alcuni concorsi. Collabora, in qualità di critico musicale, con le riviste Musica Jazz, per la quale cura le rubriche New Frontier e Time Out, Il Giornale della Musica, Andy Magazine, nonché è Editor Manager della webzine Jazzitalia. Condirettore didattico della sezione musica dell’Accademia dello Spettacolo Unika di Bari, è componente del Comitato Scientifico del Centro Studi Diritto dello Spettacolo, coordinatore artistico del Multiculturita Europe Competition e direttore artistico della rassegna “Lo Scrittore Suonato”.
“L’idea è quella di far conoscere il jazz – ha affermato il conduttore della serata - a persone che non ne hanno una profonda conoscenza e così, discorrere di come nasce e dei principali profili storici. Collegheremo l’evoluzione storica del jazz con quella delle portate. All’aperitivo, che è più scarno, rispetto alle altre portate, parleremo della nascita del jazz, quando non era infarcito di tanti strumenti, ma era basato principalmente sulla ritmica. Ad ogni portata sarà accostata una parte della storia di questo genere musicale, seguendone la nascita, l’evoluzione, la vita e poi la ‘morte’ del jazz che però poi si ricostruisce, come l’araba fenice, dalle sue ceneri, allorché saranno serviti il caffè e l’ammazzacaffè. Tutto sarà accompagnato dalla musica, ma piuttosto che il suono, voglio sottolineare la presenza dei video. Ce ne saranno due o tre per ogni pietanza, alcuni delle vere e proprie rarità, che meglio fanno comprendere la storia dell’evoluzione di questo genere. Del jazz se ne può benissimo parlare, ma è bene che per ogni frase ci sia la giusta esemplificazione”.
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