Siamo sorelle di cuore e di desideri soffocati, affamate di vita e speranze, sempre in cerca di un luogo dove poter essere non solo madri, mogli, figlie, sorelle ma persone, donne, mondo, possibilità. Spero che ognuno di noi riesca a trovare un porto sicuro, dove attraccare e trovare rifugio durante la tormenta, a trasformare specchi riflettenti in finestre spalancate sul mondo e sull’infinito.
Care donne, impariamo ad ascoltarci, a guardare con occhi franchi la realtà, i raggiri, le mistificazioni, ad essere più coraggiose e a stringerci fra noi per solidarietà di intenti e passioni.
Ogni donna porta con sé il respiro della vita, quella più profonda ed autentica, c’è in lei una sorta di fratellanza con ogni singolo frammento dell’Universo, con tutte le cose narrate, create, vissute.
Ascolta, Ascoltati
Nulla è più doloroso
delle tue mute ferite,
dei tuoi corti respiri,
che sfiorano appena
l’atteso arcobaleno,
le buie curve della paura.
Ho colto fiori per te,
trattenuto il fiato,
scongiurato la morte,
cibato forza e voce.
Riparati nelle mie parole,
nella penombra delle
complici finestre,
nei mille sorsi di vita
che ho conservato per te,
per me, per noi, nei granelli
di luce che nessun paradiso
ha mai conosciuto.
Sei la misura dell’incontenibile
Infinito, la sfida tenace
alla rassegnazione, al silenzio.
Ascoltata, Ascoltati,
sei fuoco, pioggia,
lotta, passo deciso,
incanto, vento che
spazza via abusi secolari.
Abbandona i cieli capovolti,
i solitari recinti dell’amore
che uccide, i sonni storici,
le mani che saccheggiano.
Ridisegna il tuo cammino,
la mappa del tuo cuore,
ogni tuo volo cancellerà
ombre, assenze, miserie.
Enza Berardone
|