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Ferrandina: nasce il nuovo Centro Sociale Polivalente per unire le generazioni |
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4/11/2024 | Venerdì 8 novembre, alle ore 17, l’Amministrazione Comunale, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Salute, Politiche per la persona e PNRR Cosimo Latronico, inaugura il “Centro Sociale Polivalente: Laboratori di Comunità e Centro di Aggregazione Sociale” del Comune di Ferrandina.
I servizi – resi e gestiti in co-progettazione con l’Ente Locale dalla Cooperativa Sociale La Mimosa – sono rivolti a persone dai 65 anni di età con una bassa compromissione della autonomia e autosufficienti; l’accesso ai servizi e alle attività è totalmente gratuito e avviene direttamente presso la sede del Centro polivalente.
Il Centro Sociale ha quale finalità e obiettivo il contrasto all’isolamento, alla marginalizzazione e all’emarginazione sociale di persone anziane e/o diversamente abili attraverso l’incontro e il confronto attivo e proattivo con la comunità e l’abbattimento di muri che prima di essere fisici sono culturali e pertanto difficilmente scavalcabili nella solitudine e nella condizione di invisibilità che la marginalità sociale produce.
“Ciò che ci aspettiamo – spiega Maria Murante, assessora alle Politiche sociali e alla persona, è rendere effettiva la trasmissione di saperi, abilità, intelligenze, desideri nell’incontro sociale, cultuale e intergenerazionale attraverso la promozione e realizzazione di laboratori di comunità in grado di favorire lo scambio di esperienze e progetti che prevengano eventuali situazioni di isolamento ed emarginazione, favorendo l’incontro tra giovani e anziani di diversa età, genere, religione, nazionalità e estrazione sociale con spirito di dialogo interculturale, solidale e mutualistico e rafforzando i legami emotivi con il passato e con il proprio territorio anche valorizzando lo sviluppo di dinamiche di incontro con e per le associazioni e i gruppi (formali e informali) operanti sul territorio”.
“Siamo certi – sottolinea il sindaco Carmine Lisanti- che attraverso l’attivazione di percorsi educativi, psico-motori, ludico-ricreativi e attraverso una maggiore consapevolezza di sé e dell’atro si possa favorire e costruire una società più sana e più attenta al principio di sussidiarietà, con particolare attenzione alle vulnerabilità sociali, al mantenimento del benessere psico-fisico e dei livelli di autonomia della popolazione anziana che diviene anche supporto alla famiglia, all’aggregazione sociale e all’integrazione dell’anziano nel tessuto sociale e culturale del territorio in relazione alla propria condizione di salute, mediante l’organizzazione di attività culturali, ricreative, sportive e di volontariato che prevengano eventuali situazioni di isolamento promuovendo la piena valorizzazione della persona”.
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