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Gallicchio- tra riapertura al culto di Chiese e percorsi storico-religiosi |
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6/05/2013 | Con il mese di maggio, mariano per eccellenza, cominciano le processioni domenicali in cui le statue delle Madonne, con il trasferimento a spalla dei fedeli, si spostano da una residenza all’altra. Nella prima domenica del quinto mese, ciò accade anche a Gallicchio, dove la statua della Madonna del Carmine raggiunge la Cappella a Lei dedicata e vi rimane per tutta l’estate prima di ritornare, a fine stagione, alla Chiesa Madre di Santa Maria Assunta. Negli ultimi anni la statua della Madonna del Carmine è rimasta nella chiesa di San Giuseppe, per via dei lavori di recupero che hanno interessato la Chiesa Madre. Alcune circostanze, non casuali, bensì volute e che la buona sinergia tra le parti interessate ha reso possibili, hanno fatto sì che domenica 5 maggio assumesse un valore speciale per la comunità gallicchiese. Speciale perché alla tradizionale processione si sono aggiunti altri due eventi e cioè la riapertura al culto della chiesa Santa Maria Assunta e l’inaugurazione del percorso, per ora solo la parte dell’accesso a valle, che collega proprio la Chiesa Madre alla Cappella del Carmine. "L’inaugurazione di questo percorso storico religioso naturalistico che nel congiungere le due chiese attraversa il bel mezzo del primo insediamento urbano, testimonia l’identità di questa comunità e il suo forte legame tra storia e fede", sono le parole pronunciate dal sindaco, Pasquale Sinisgalli, nel discorso che ha preceduto il taglio del nastro. Un taglio a quattro mani le cui altre due sono state quelle di Monsignor Vincenzo Orofino, Vescovo di Tricarico, diocesi cui la parrocchia Santa Maria Assunta di Gallicchio fa capo. "Una comunità che edifica è una comunità viva che alle strutture affianca la fede vera e riempie di vita i luoghi di culto", aveva poco prima affermato il vescovo, durante la benedizione che ha sancito riapertura al culto della Chiesa Madre. Una comunità che continuerà nell’opera di edificazione e ristrutturazione. "Con la riapertura della Chiesa Madre -ha detto ancora il vescovo-, inizieranno ora i lavori nella chiesa di San Giuseppe". Nello specifico delle sinergie accennate, trattasi di lavori realizzati in maniera condivisa da comune e parrocchia. "Il comune ha delegato la parrocchia per quel concerne lo specifico dei lavori di recupero, dopo aver contribuito agli stessi con somme del Programma Operativo Val d’Agri riservate all’edilizia di culto", ha spiegato il sindaco. Il percorso della processione che ha visto i fedeli gallicchiesi guidati dal parroco don Marco Volpe accompagnare la statua della Madonna alla Cappella del Carmine, è partita alle 19 da Piazza Papa Giovanni XXIII, dove si trova la chiesa di San Giuseppe; attraversato i vicoli, fatto sosta presso la chiesa Madre per la benedizione e riapertura, per concludersi alle 21 davanti alla Cappella del Carmine con i tradizionali fuochi pirotecnici in onore della Madonna.
Paolo Sinisgalli
redazione Agri-Lasiritide.it
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