Corto Circuito 2024: musica in Basilicata, dal 29 giugno al 9 agosto Torna Corto Circuito, il festival musicale itinerante alla scoperta dei luoghi più belli ed esclusivi della Basilicata. Sono diciassette gli appuntamenti in cartellone, distribuiti nell’arco di sei settimane e lungo un percorso ideale che toccherà dieci comuni lucani, svelando agli spettatori tesori d’arte e di natura inaspettati. La direzione artistica, come nelle scorse edizioni, è affidata a Giovanna D’Amato e Stefano Valanzuolo. Dalla sinergia con i luoghi, perseguita nell’ottica di definire un’offerta integrata sul territorio, trae interesse ancora una volta questa manifestazione che, sul piano dei contenuti, riconferma la propria vocazione trasversale e innovativa. Nel corso delle varie tappe, infatti, saranno messi in connessione – come a provocare un “corto circuito” virtuoso, appunto – diverse forme espressive, sperimentando formule originali all’occorrenza. Il festival, inoltre, si propone di offrire, sin dalla fondazione, una vetrina gratificante a molti artisti giovani ed emergenti. Si parte (29 giugno a Grumento Nova; replica il 12 luglio a Pignola) con un’icona gloriosa del cinema italiano, Ornella Muti, protagonista dell’evento di apertura del festival. Si intitola “Passioni ribelli” il concerto in forma di reading che vede la celebre attrice in scena acanto all’Americas Trio (formato dai chitarristi Oscar Bellomo e Gianvito Pulzone, con la violoncellista Giovanna D’Amato) e alle prese con i versi di otto grandi autrici latinoamericane. Sfiora ancora la dimensione teatrale “Corto Circuito”, come a chiudere un cerchio, con l’evento di chiusura della rassegna: una pièce ispirata al ricordo di Enrico Berlinguer (“Fratello Berlinguer”; 9 agosto a Grumento Nova; testo nuovo di Stefano Valanzuolo), nel quarantesimo anniversario della sua scomparsa, e scandito dalle musiche eseguite dall’Ensemble Cecile, in gran parte riferibili alla memoria collettiva degli anni Settanta. Molte delle proposte 2024, per scelta, eludono una collocazione precisa di genere e di stile. È il caso dello spettacolo con musica che il 5 agosto, a Genzano, celebrerà Federico II, genius loci leggendario: l’ideazione è di Pejman Tadayon, compositore e pittore di origine persiana, tra i massimi esperti di musica persiana e sufi (con lui, l’attore Giovanni Calcagno e il complesso Harmonia Antiqua). Quasi tutti gli eventi, anche quelli puramente strumentali, sottendono inoltre una traccia narrativa che ne sottolinei l’intento accattivante e talora divulgativo, ma senza pretese didascaliche: così accade per il recital della pianista Gilda Buttà, (Pignola, 8 agosto) che verterà intorno al tema del Mare, quello della serie “Mare fuori” e quello del pianista sull’Oceano. Ed è a tema il concerto dell’ensemble dei Solisti di Puglia e Basilicata, centrato su uno dei corto circuiti più felici della storia, quello tra Mozart e Da Ponte (Tito, 26 luglio), indagato da uno specialista arguto come Giacomo Fornari. Torna Mozart – perché il suo spazio, in una proposta musicale, non è mai troppo – con l’appuntamento al Castello San Basilio di Pisticci (14 luglio) animato dall’Ensemble Salerno Classica. Ci sono altri nomi di artisti illustri, in locandina, sospesi sul filo di confine tra classica e jazz: Fabrizio Bosso, per esempio, è la star del concerto del 7 luglio (a Potenza), in cui l’Orchestra da Camera 131 della Basilicata, giovanissima realtà locale emergente, dialogherà pure con Nico Gori, Tommaso Scannapieco, Claudio Filippini e Igor Caiazza, provando a declinare l’opera lirica in modo inconsueto. Si entra nel rock, invece, e più in generale nella storia della grande Musica con l’omaggio orchestrale ai Pink Floyd reso, il 19 luglio, dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese diretta da Roberto Molinelli, autore anche di tutti gli arrangiamenti tratti dai grandi successi della band inglese. A proposito di fusion, o quasi, va segnalato l’incontro tra Javier Girotto, saxofonista di rango internazionale, con l’Alma Saxophone Quartet (Pignola, 25 luglio): per gli spettatori sarà l’occasione giusta per scoprire un tango diverso da quello tradizionale. Non meno stimolante e vivace si annuncia il testacoda tra il violoncello barocco di Simone De Sena e il mondo del rap e dell’elettronica nel racconto-concerto “Cronache del dono e della maledizione” (Marsico Vetere, 2 agosto). Sono per lo più giovani e giovanissimi i protagonisti di “Corto Circuito” 2024; ad essi, per altro, è dedicata una sezione specifica della manifestazione (denominata “Green”) in cui si sperimenteranno progetti nuovi e collaborazioni inedite: a Banzi, ad esempio, andrà in scena Lytosophia, musica per gli occhi e per la mente. Merita attenzione la partecipazione del pianista Alessandro Simoni, recentemente applaudito alla IUC di Roma, qui in recital con un vorticoso programma tutto russo (30 giugno, Palazzo San Gervasio). Significativa, tanto più nel momento storico che viviamo, la partecipazione di un quartetto d’archi palestinese, il Galilee Quartet, che esegue per la circostanza un programma destinato a essere letto come ponte possibile tra Oriente e Occidente (Tito, 5 luglio). Imperdibile infine, per il fascino antico dei contenuti, per la bravura dell’ospite e per la suggestione dei luoghi, il solo del bandoneonista Carlo Maver a Venosa (27 luglio), nella splendida Cattedrale incompiuta. Alcuni concerti, nel rispetto dell’ambiente e del fascino della natura in cui sono immersi, saranno proposti a lume di candela (Candle light concerts), assecondando un’ipotesi di risparmio energetico già perseguita nelle edizioni precedenti. Il festival “Corto Circuito” 2024 si svolge con il sostegno del MIC – FUS, della Regione Basilicata e dei comuni di Grumento Nova, Palazzo San Gervasio, Tito, Banzi, Venosa, della PRO LOCO di Genzano di Lucania, dei proprietari della Dimora Giorni, del Castello di San Basilio e dell’Agriturismo “Il Querceto”. |