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Prefettura e Ufficio Scolastico regionale celebrano il 25 aprile |
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24/04/2024 | E’ arrivato alla terza edizione il concorso di idee che, anche quest’anno, ha coinvolto gli alunni delle Scuole primarie della provincia di Potenza invitati a raccontare, attraverso la realizzazione di elaborati grafico-pittorici, il proprio punto di vista sulla Festa della Liberazione, in occasione del suo 79° anniversario.
All’iniziativa, promossa dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro, in collaborazione con la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Debora Infante, hanno partecipato 180 bambini di Potenza, Muro Lucano, Oppido Lucano, Savoia di Lucania, Sant’Arcangelo e Tolve che, in 90 disegni, hanno illustrato l’importante ricorrenza nazionale.
In un allegro tripudio di colori, i giovanissimi alunni hanno, infatti, raffigurato soldati, partigiani e bambini ma anche, suggestivamente, mani intrecciate, catene spezzate, bandiere italiane e prati fioriti.
Non sono mancate, poi, citazioni letterarie, in particolare, di Goethe e Rodari, ma anche riflessioni personali sulle tematiche che i piccoli studenti hanno percepito tra le più simboliche della Liberazione, a partire dalla guerra e dal sacrificio delle donne e degli uomini che hanno dato la vita per liberare il Paese (“Mai più sangue sui popoli”, “La guerra deve finire”, “Impariamo a sparare fiori di pace”, “Il 25 aprile è un giorno per riflettere sul valore della libertà e per onorare chi ha dato la vita per conquistarlo”, “Ricordiamo il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà”, “È la storia di tanti eroi che hanno combattuto per la nostra libertà”).
Cogliendo il senso più profondo della commemorazione, alcuni hanno parlato della necessità di mantenere viva la memoria (“La memoria nessuno la perderà”, “Non c’è futuro senza memoria”, “Ricordiamoci sempre di non dimenticare mai”). Altri, invece, hanno compreso con limpidezza che il passato c’entra anche con loro, intuendo l’importanza di farsi carico di quegli ideali che hanno animato i cuori di chi ha lottato per la libertà. (“Noi bambini dobbiamo essere come loro sempre pronti a difendere il bene e a lottare contro l’ingiustizia”, “Possiamo immaginare un futuro migliore e lavorare tutti insieme per realizzarlo”, “Il 25 aprile è come un ponte che collega il passato al futuro e noi ora”, “Noi bambini dobbiamo portare avanti i valori di pace giustizia e fratellanza”, “Il nostro dovere è custodire la libertà e tramandarla alle generazioni future”).
In tutte le riflessioni non è mai mancato il richiamo alla libertà come significato ultimo della Festa della Liberazione (“È come se un grande arcobaleno fosse sorto sopra l’Italia portando con sé pace e libertà”, “La libertà è una conquista da difendere ogni giorno”, “Il bianco è il colore della pace, il cielo rappresenta speranza e libertà”, “E’ come se l’Italia avesse tolto le catene e potesse volare libera come un uccello”, “La vita senza libertà è come un corpo senza lo spirito”, “La libertà è un valore infinito”, “La libertà è conquista e privilegio”, “Tutti i popoli devono essere liberi”, “La libertà non è un regalo ma una conquista”).
Gli elaborati sono stati raccolti in 20 pannelli (in allegato, il primo estratto a sorte), che saranno tutti pubblicati nella giornata di domani, in concomitanza con le celebrazioni del 25 aprile, sul sito istituzionale della Prefettura di Potenza www.prefettura/potenza.it.
“Questa iniziativa, oramai arrivata alla terza edizione, nasce dall’idea di non ridurre le celebrazioni della Liberazione a mera commemorazione, provando invece a riempirle di significato attraverso la rielaborazione dei bambini. E che meraviglia questi bambini, che profondità ci restituisce il loro punto di vista! Stupisce il fatto che i più piccoli avvertano la responsabilità di farsi custodi della storia: questo ci fa sperare davvero che gli ideali di pace, giustizia e libertà non andranno dispersi - ha dichiarato il Prefetto Campanaro, vedendo uno ad uno i disegni arrivati in Prefettura - Devo ringraziare la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, tutti i dirigenti scolastici, i docenti e i genitori che si sono impegnati nel progetto e gli alunni che hanno dimostrato di saper affrontare nel migliore dei modi temi ‘da grandi’, con lo sguardo limpido che li appartiene”.
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