Milano. Grande festa alla Fondazione Rosangela D’Ambrosio
23/04/2013
Si è svolto, presso il teatro della parrocchia di San Silvestro, in via Lodovico il Moro,173, uno dei tanti appuntamenti che costellano l’attività e la vita stessa della “Fondazione Onlus Rosangela D’Ambrosio.”
La Fondazione, di cui giova tracciarne una breve storia visto che il nostro sito se ne occupa per la prima volta, si può dire che nasca e cresca sul significato di un motto assai toccante “ Perché il sorriso di Rosangela continui a splendere dove c’è più bisogno”.
Rosangela era una bellissima ragazza che il Signore ha voluto chiamare al suo cospetto troppo presto, nel pieno della gioventù a soli 23 anni. Era una ragazza solare, innamorata della vita, universitaria di Scienze Umanistiche per la Comunicazione ,in procinto di laurearsi. Si interessava con molto amore tanto degli altri, dei sofferenti ed in modo particolare dei bambini del terzo mondo, per cui avvertiva l’impellente bisogno di darsi da fare, per alleviarne, in qualche modo, le precarie condizioni di vita, dopo averne constatato, nei suoi frequenti viaggi, tutta la drammaticità. Il destino amaro e beffardo, però, il 29 agosto 2009, a soli 23 anni, le tarpava miseramente le ali.
Fu, logicamente, una grave perdita per la sua cara famiglia, ma anche per la gente del quartiere che l’apprezzava per il suo disinteressato slancio umanitario. La mamma Angela ed il papà Gino, con uno straordinario sforzo di volontà e sorretti da una grandissima fede, dalla disgrazia patita hanno saputo trovare l’immane forza di volontà di non cadere nel baratro del dolore, ma, memori dei desideri della loro cara figlia, hanno dato vita alla Fondazione Rosangela D’Ambrosio per attuare , almeno in parte, quanto la figlia avrebbe voluto fare in vita. Insomma, come ci ricordano i genitori, “la grande sofferenza ci ha permesso di comprendere meglio il senso della vita”.
La Fondazione viene riconosciuta giuridicamente il 15 novembre 2010 con l‘iscrizione nell’apposito Registro della Prefettura di Potenza ed ottiene , subito dopo, anche la conseguente iscrizione da parte della Direzione dell’Agenzia delle Entrate della Basilicata nell’Anagrafe unica delle ONLUS. La sede legale è a Venosa, in provincia di Potenza, paese di origine della Famiglia D’Ambrosio, mentre quella operativa ed Amministrativa è a Milano.
Tutto il quartiere non fa fatica a comprendere l’importanza sociale ,umana e pratica della neo nata ONLUS e si stringe con affetto ai fondatori. L’attività è opera di volontari che aumentano giorno dopo giorno. La parte economica, entrate ed uscite, viene rigorosamente “ tracciata” e resa nota con assoluta trasparenza, tanto da meritarsi l’appoggio pratico della Regione Basilicata, Regione Lombardia, Policlinico di Milano. La Fondazione, ormai irrobustita e con la disponibilità dei fondi che arrivano in modo continuo, comincia a realizzare i tanto attesi progetti. Si comincia dall’India, il Paese prediletto da Rosangela, con la costruzione di due pozzi di acqua potabile a Mawroh, un villaggio del Megalaja, tra Shillong e Nongstoin, per una spesa per pozzo di 2.166 euro. Sempre in India, quattrocento bambini di età fino a tre anni, provenienti da 25 villaggi, ricevono per un anno intero, ogni quindici giorni, un chilo di riso ed un litro di olio dal dispensario, dove vengono anche vaccinati e pesati , per un Budget di 6.574,59 euro. L’opera molta attesa è la “ Rosangela Home” ,attualmente in fase di avanzata costruzione che accoglierà non meno di 100 bambini bisognosi di cure. Il costo dei lavori, fatti in buona parte anche da volontari, è di 88.592 euro.
In Africa, a Mazabuca nello Zambia, si è costruita la “Casa Famiglia Rosangela” , che ospiterà 12 bambine orfane ed a rischio, di cui si prenderà cura una mamma africana. Inoltre, nel territorio di Monze, si sta costruendo la “Rosangela’s School Complex” che fornirà assistenza ai bambini orfani di genitori morti di HIV-AIDS.
In Italia, l’attività svolta è diretta in modo particolare al sostentamento di corsi tenuti dalla dottoressa Daniela Jurisic ,in collaborazione con la Fondazione Ca’ Granda e del Policlinico di Milano, sul trattamento del dolore infantile.
Come si vede, la Fondazione funziona benissimo per l’orgoglio di tutti i soci donatori e volontari, ma soprattutto della mamma Angela che, in apertura di serata, ha ricordato, assai commossa anche per la massiccia partecipazione alla Festa, che, in nome di Rosangela, tutte le opere previste e finanziate, sono state portate a termine con la massima trasparenza e puntualità.
Grande Festa , dunque, con la consumazione di una cena “Basilicata coast to coast”, a base di prodotti lucani, preparata dai magnifici cuochi Vittorio Casoni, Augusto Medici, Gianni Sbaldoni e Micaela D’Ambrosio, subito dopo la quale è entrata in azione la Cover Band “ Under House”, con un ricco repertorio di successi per ogni età.
Tutto benissimo, proprio come Rosangela avrebbe voluto.
Giovanni Labanca
(Per maggiori informazioni e modalità di offerte si consiglia di visitare il sito:www.fondazionerosangeladambrosio.org )
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