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Migrandi Festival 2023. Fardella il 16- 17 agosto |
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14/08/2023 | Quest'anno a Fardella, in maniera del tutto sperimentale, si tiene il Migrandi Festival, che vuole essere uno spazio di dialogo e confronto sul tema del Diritto a non emigrare. Verranno coinvolti attivamente sia coloro che arrivano in Basilicata come immigrati che chi va via dalla Basilicata come emigrante, alla ricerca di un futuro professionale migliore. Il nome del festival rimanda alla pronuncia dialettale del termine emigrato/immigrato e inoltre designa uno stato d'animo migrante, quindi in movimento fra la propria terra di origine e il luogo in cui ci si trasferisce.
Il desiderio è anche quello di recuperare le origini della Sagra dei Raskatielli di Fardella, giunta ormai alla XLIII edizione. Difatti quest'ultima nasceva alla fine degli anni "60 come festa dell'emigrante, il giorno in cui tutti i fardellesi si incontravano per condividere il piatto tipico. L'intenzione del gruppo di lavoro intorno a questo festival è anche quello di intessere un dialogo intergenerazionale.
Il festival rientra nel percorso culturale della Via Del Miskiglio, ideato e coordinato da Peppone Calabrese, gastronomo e conduttore di Linea Verde. Il programma è stato messo a punto in collaborazione con le associazioni di Fardella, Comitato di Gemellaggio, Pro Loco, Protezione Civile Gruppo Lucano, e la Parrocchia Sant'Antonio di Padova con il patrocinio del Comune di Fardella.
Il 16 agosto il Migrandi Festival si apre con l'evento "Libri parlanti. Migrare e Restare. La Restanza nei racconti a viva voce". Nello scorcio caratteristico del vicolo antistante il Museo della Parola giovani e anziani si confronteranno oralmente sul tema della Restanza, un concetto teorizzato dallo scrittore Vito Teti. La «restanza» è un fenomeno del presente che riguarda la necessità, il desiderio, la volontà di generare un nuovo senso dei luoghi. È questo un tempo segnato dalle migrazioni, ma è anche il tempo, più silenzioso, di chi “resta” nel suo luogo di origine e lo vive, lo cammina, lo interpreta, in una vertigine continua di cambiamenti.
Nella serata del 16 agosto alle ore 21:30 si terrà in piazza Emanuele Gianturco lo spettacolo teatrale "Nacanaca" a cura della compagnia teatrale della Parrocchia Sant'Antonio di Padova. Si tratta di una commedia in quattro atti sul fenomeno dei bambini abbandonati a Fardella tratta da documenti storici. Scritta e diretta da Antonio Appella, Antonietta Latronico, Francesco Buglione. L'organizzazione dello spettacolo ha coinvolto grandi e piccini creando all'interno della parrocchia un'occasione di svago e socializzazione.
Il 17 agosto la scrittrice Carmen Pellegrino, autrice del romanzo "Cade la terra", finalista del Premio Campiello, e ideatrice del neologismo "abbandonologo" registrato dall' Istituto Treccani per designare la scienza che studia i luoghi abbandonati e la loro parabola storica, terrà una Lectio Magistralis dal titolo "La Terra di cui siamo fatti". L'evento culturale sarà intermezzato dalla performance teatrale dell'attore Erminio Truncellito che leggerà estratti dalla raccolta di poesie di Rocco Scotellaro "è fatto giorno" e dal romanzo di Claudia Durastanti "La straniera".
Sarà inoltre presente all’evento Luigi Scaglione (Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo) che focalizzerà il suo intervento sul tema del turismo di ritorno e delle radici.
Durante la serata sarà possibile degustare i Raskatielli di Miskiglio sfritt con Peperone di Senise. Inoltre le quattro squadre della Via del Miskiglio, quindi dei comuni di Fardella, Teana, Chiaromonte e Calvera si incontreranno in Corso Vittorio Emanuele per i Giochi Popolari del Serrapotamo, riscoprendo gli antichi giochi del passato, come il tiro alla fune, il gioco delle pignatte e il gioco dei sacchi.
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