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Basilicata sempre più..set: Nativity |
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27/03/2013 | Dopo aver osservato da vicino il mondo dei giovani in “Thirteen-13anni”, Catherine Hardwicke torna sul grande schermo con “Nativity”, uscito in contemporanea nelle sale di tutto il mondo il 1° dicembre 2006. La Hardwicke ha scelto per il suo film la città dei Sassi come location.
Nella Nazaret di re Erode, l’adolescente Maria è promessa in sposa ad un uomo di nome Giuseppe. Angosciata all’idea di sposare un uomo che non conosce e non ama, Maria si rifugia in un antico oliveto per raccogliere i propri pensieri. Qui riceve la visita dell’Arcangelo Gabriele che le comunica che è stata scelta da Dio per partorire suo figlio che chiamerà Gesù e sarà il Salvatore del suo popolo, il Messia. Intanto in Persia i tre Re Magi stanno studiando la stessa profezia e Melchiorre riesce a convincere gli altri due ad intraprendere il viaggio verso la Giudea, seguendo la stella cometa. Dopo un periodo trascorso con la cugina Elisabetta, anche lei in attesa di un figlio, Maria ritorna a Nazaret e rivela la propria gravidanza. Dopo lo sconcerto iniziale segue la comprensione. Quando Erode ordina a tutti gli uomini di tornare nelle città natali per effettuare un censimento della popolazione che avrebbe permesso di identificare il Messia, Giuseppe e Maria cominciarono il viaggio per tornare a Betlemme. Arrivano proprio nel momento in cui Maria accusa le doglie del parto. Cercato invano un alloggio, si sistemano in una stalla, dove di lì a poco giungeranno anche i Magi. Il Re dei Re nasce nel più povero e umile dei luoghi.
La rappresentazione della natività di Catherine Hardwicke non va, tuttavia, interpretata come un presequel de “La passione di Cristo” narrata da Mel Gibson, anzi in senso inverso. La Hardwicke abbandona i dettagli turpi e scandalosi tipici di “The Passion”, a favore di un peculiare interesse per la psicologia giovanile che la porta a focalizzare l’attenzione sulla rappresentazione dei due personaggi protagonisti; al punto tale che la psicologia ha la meglio sull’estetica e sulla messa in scena. La Hardwicke, in virtù della sua predilezione per il mondo dei giovani che era stata evidente in “Thirteen-13 anni”, ritornerà sul grande schermo nel 2008 con “Twilight”, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 2005 di Stephenie Meyer.
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