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Castelluccio Inf.: il pittore Luciano Longo ospite d'onore del Salone di Vettel |
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10/07/2023 | Luciano Longo, pittore originario di Laino Borgo, ma che vie e risiede da tempo a Castelluccio Inferiore, sta esponendo due delle sue opere al “Salone internazionale di pittura e scultura” di Vettel: nota mostra francese, di cui è invitato d’onore.
Per Longo, artista ormai di fama internazionale, si tratta di un riconoscimento importante e di prestigio.
L’evento certamente più significativo per la formazione pittorica di Longo avviene - a metà degli anni novanta - con l’ingresso nell’atelier del maestro parigino Manuel Sierra- Vasquez. Partecipa alla prima mostra collettiva “Primavera Romana” e riceve dalla giuria il “premio della critica”.
Nell’agosto del 2000 espone le sue opere al “Premio Mediterraneo”, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica, nella città di Lauria . Sempre nel 2000 i quadri di Luciano Longo vengono esposti presso la galleria “Antonaccio Fine art” – North Carolina ( U.S.A ).
Nel corso degli anni sono davvero tanti cui partecipa, anche in Basilicata: a febbraio 2011 nella Cappella dei Celestini a Potenza si tiene la personale “Luciano Longo Opere 1998- 2010”, evento promosso dal Comune di Potenza Città Cultura. Partecipa, a maggio di questo anno alla collettiva: “Caravaggio. La luce del genio”, organizzata dalla Biblioteca Nazionale di Potenza. Nello stesso anno, viene selezionato alla 54^ Esposizione Internazionale D’Arte della Biennale di Venezia per il Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi.
Nel 2013 inizia la collaborazione con la galleria Opera Arte e Arti di Matera e, a maggio dello stesso anno, tiene una personale nello “Spazio Opera” sito in Piazza Duomo. La mostra intitolata “Memoria, Artificio, Natura.” a luglio viene esibita con successo a Budapest.
Le opere di Luciano Longo, presenti in numerose collezioni private e pubbliche, italiane ed estere, sono esposte permanentemente presso la “Galleria Koller” di Budapest.
«Luciano Longo ha dedicato alla natura morta tutta la sua poetica d’artista, che si manifesta in un amore per il particolare, espressione di una maniera del dipingere sapiente e antica e che, pur mantenendo ed evolvendosi nel corso degli anni, resta intatta nella sua raffinatezza e nella sua complessità», ha scritto Fiorella Fiore.
«Longo da ragazzo ha praticato il restauro dei dipinti antichi e questa attività ha segnato la sua scelta di vita, oggi molto impegnativa e controcorrente: lunghi tempi di meditazione e di stesure, quindi produzione limitata di opere. Questo perché ha fatto coincidere la pittura con la vita e, se la vita stimola il suo sguardo curioso, allora si realizza la pittura, in una perfetta circolarità», ha osservato Laura Gavioli.
Gianfranco Aurilio
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