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Autismo in età adulta,la necessità di “fare rete” |
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3/06/2023 | “Intervenire ed operare nell’ambito dell’autismo è molto difficile. Con l’iniziativa di Bernalda abbiamo voluto mettere in evidenza la delicatezza del lavoro svolto dagli operatori, l’importanza della formazione, la necessità di fare rete fra enti pubblici, centri accreditati, aziende sanitarie e famiglie”. Ad affermarlo, il rettore dei Centri di riabilitazione di Venosa e Bernalda dei Padri Trinitari, Vito Campanale, che ha introdotto i lavori del convegno Ecm di formazione e divulgazione dal tema “Disturbi dello spettro Autistico: diagnosi e strategie di intervento nell’adulto”, in programma oggi 3 giugno nella Domus di Bernalda.
Alla presenza di esponenti istituzionali e del sistema sanitario, di operatori del settore ed esperti di riferimento, al centro del dibattito coordinato dal giornalista Giovanni Rivelli, le tematiche che interessano i disturbi dello spettro autistico, con una particolare attenzione alla condizione degli adulti. “L’autismo - spiega Campanale - è caratterizzato da una sintomatologia eterogenea, che presenta comorbilità neurologiche, psichiatriche e mediche che necessitano di una programmazione negli interventi. Le difficoltà sono molteplici, anche perché le sintomatologie dell’autismo non terminano con l’infanzia, nonostante molti di noi tendano ad associarle alla giovane età. La realtà è molto più complessa, anche per questo sarebbe auspicabile un intervento a sostegno delle strutture che operano nel settore da parte delle istituzioni regionali”.
Nella prima parte del convegno sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, il presidente dell’Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari), don Mimmo Laddaga, consiglieri regionali della Basilicata, Tommaso Coviello - promotore della legge n. 40 del 2021 “Norme in materia di tutela delle persone con disturbi dello spettro autistico” - e Roberto Cifarelli. In videoconferenza, invece, i contributi del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha sottolineato “l’importante operato dei Padri Trinitari, nel seguire da vicino il percorso di crescita della persona con autismo” e del direttore generale dell’Azienda sanitaria di il sindaco di Matera, Sabrina Pulvirenti.
Nel corso dell’evento, che ha consentito ai partecipanti di conseguire 6 crediti formativi Ecm per le professioni sanitarie (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, psicologi) è stato spiegato in dettaglio l’intero processo di presa in carico degli assistiti: dagli aspetti organizzativi e di formazione del personale alla gestione diretta degli interventi. Si è discusso inoltre di disturbi del comportamento, sessualità, affettività, epilessia, genetica. Per quanto riguarda l’autismo in età adulta è stato sottolineato che “non ne è facile l’individuazione, soprattutto per il fatto che spesso i sintomi sono diversi e meno evidenti, e non è raro che vengano confusi con diagnosi di altro tipo, come disturbi dell’attenzione, depressivi o di personalità. Cosa fondamentale del nostro impegno verso ogni persona autistica è certamente la necessità di garantirne la dignità individuale ed un progetto di vita”.
Ad aprire la sessione scientifica, il luminare Roberto Keller, direttore del Centro regionale Autismo Adulti Piemonte (e componente del gruppo di lavori dell’Istituto superiore di Sanità per la redazione delle linee guida per soggetti autistici in età adulta), con il suo intervento “Diagnosi e progetti di vita dall’adolescenza all’età avanzata”. A seguire, la relazione del responsabile dell’Uosd-Laboratorio Genetica Medica dell’Asm di Matera, Domenico Dell’Edera, che si è soffermato su “Genetica dell’autismo e neurosviluppo”, mentre il direttore dell’Uoc-Irccs “Ass. Oasi Maria SS” di Troina (Enna), Maurizio Elia, ha parlato di “Epilessia ed autismo nel corso della vita”. La psicologa Chiara Ferrari, dell’associazione Ideando di Modena, ha tenuto invece una lezione magistrale dal titolo “Intervenire sui problemi comportamentali dell’adulto”. I relatori del pomeriggio: la presidente del Centro Benedetta D’Intino di Milano, Aurelia Rivarola (“Utilizzo della Comunicazione aumentativa a nell’autismo”); il coordinatore sanitario del Centro di riabilitazione dei Padri Trinitari di Medea (Gorizia), Davide Carlino (“Autismo adulto e stress genitoriale”); lo psicologo dell’Istituto di riabilitazione Madre Divina Provvidenza di Arezzo, Fabrizio Giorgeschi (“Affettività e sessualità tra sfide e progetto vita”), in videoconferenza.
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