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Tricarico: la pioggia non ferma la festa delle maschere antropologiche |
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4/03/2013 | Nella giornata dedicata al secondo raduno delle maschere antropologiche organizzata a Ticarico hanno sfilato quasi venti gruppi mascherati, circa 700 figuranti, provenienti da 5 regioni italiane, una delegazione proveniente dall’Olanda; dopo mesi di preparativi e tanti volontari che si sono impegnati per la realizzazione e il coordinamento della sfilata di circa 2 km di percorso, la manifestazione, nonostante la pioggia ininterrotta, è avvenuta lo stesso. A Tricarico sono tutti arrivati con le proprie maschere, fieri e orgogliosi delle proprie tradizioni; la pioggia a voler trovare il lato positivo, ha permesso ancora di più di conoscersi e di scambiare il senso del proprio carnevale con gli altri per andare alla fine a scoprire che tante sono le similitudini. C’erano tutti i gruppi, con il loro ottimismo, ma i più tesi erano gli organizzatori di questa grande e importante organizzazione, soprattutto per i gruppi nuovi emergenti. La novità quest’ anno è stato l’orso di Teana, rispetto agli altri gruppi già conosciuti. Quando il corteo finalmente è partito hanno avuto inizio le danze, le marce ritmate e ormai niente ha potuto più fermare quel corteo umano animalesco demoniaco, corna, colori, pelli di animali, asce, colori, un tripudio di suoni, un rumore forte assordante più forte della pioggia e del vento che hanno avvolto i mascherati dall’ inizio del percorso fino in piazza. Ha vinto la tenacia e la determinazione di sfidare la pioggia e il vento.
Parlando con il presidente della federazione dei carnevali Van Der Cross e in sintesi quello che lui cerca che si aspetta di vedere non è la grandiosità, come quella dei famosi carnevali, ma è la semplicità, la tradizione; dice di ricevere ogni anno tantissimi inviti ma quello che cerca è, appunto, la genuinità; in ultima analisi si dice stupito sempre dal grande impegno profuso in queste attività; ha osservato infatti, la manifestazione guardando tutti i preparativi e l’ entusiasmo che ci vuole. Purtroppo alcune maschere e alcuni gruppi non hanno potuto sfilare per la particolarità e la delicatezza dei loro costumi: a Tricarico c’era Satriano, “Il Carnevale” di Montescaglioso (Mt ) “I Campanacci” di San Mauro Forte (MT) “U’ Rumit, l’ Urs” di Satriano di Lucania (PZ) “L’Orso” di Teana (PZ); in piazza sono stati presentati i gruppi, consegnate delle targhe ricordo, sono stati delineate le caratteristiche dei vari gruppi. Le attese non sono state deluse la gioia e il divertimento sono stai comunque garantiti. Uno spettacolo umano, la voglia di credere nei progetti e in quello che sembrerebbe impossibile ma che si realizza e in certi momenti così rapiti, presi dal rumore, dal frastuono, dall’allegria, da queste figure a volte inquietanti e per un attimo si dimentica l’ambiente e il freddo, il vento e si è trascinati in un mondo fantastico. Le attese non sono state deluse.
Maria Rosaria Rondinelli
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