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Come nasce Halloween e qual è la sua storia?

1/11/2022

L’origine del nome deriva dall’inglese “All Hallowed Eve” che significa “vigilia di tutti i
santi”, la cui abbreviazione ha prodotto il nome Halloween.
Si tende a pensare che Halloween sia una festa nata negli Stati Uniti con il
famoso dolcetto o scherzetto e gli addobbi spaventosi delle abitazioni, ma per
molti studiosi l’origine di Halloween ha radici ben più lontane, infatti, non si
tratterebbe di una tradizione cristiana ma piuttosto celtica. Halloween prende
origine dall’antica festa di Samhain, una sorta di capodanno celtico che separava il
periodo estivo da quello invernale. Questa festa durava un’intera settimana durante
la quale, secondo le credenze dell’epoca, il mondo terreno e quello dell’aldilà
potevano incontrarsi e gli spiriti dei defunti potevano tornare sulla terra e fare visita
ai propri cari. Quando i romani conquistarono le terre celtiche, vennero eliminate tutte
le feste pagane, considerate opera del diavolo, e nel momento in cui fu istituita
ufficialmente la festa di tutti i santi, i popoli che continuavano a festeggiare
l’antico Samhain spostarono al 31 ottobre la ricorrenza.
Halloween non è solo una notte di paura, ma anche il momento per i bambini di
girare di casa in casa e fare il cosiddetto “dolcetto o scherzetto”, cioè “obbligare” le
persone a dar loro caramelle e altre golosità per non ricevere dei dispetti. Anche
questa usanza sembra sia da ricondurre al periodo celtico di Halloween, quando
durante la notte di Samhain le persone lasciavano in omaggio ai morti cibo sulla
tavola per evitare che questi, facessero loro dispetti di ogni genere, infatti
accendevano grandi falò e si mascheravano con pelli di animali per spaventare gli
spiriti maligni. Altre teorie sostengono che la tradizione di “dolcetto o scherzetto” sia
nata in epoca medievale, quando i mendicanti bussavano alle porte e chiedevano
cibo in cambio di preghiere per le anime dei morti, promettendo sfortuna se non
ricevevano niente.


L´usanza di intagliare la zucca è di origine irlandese.

La leggenda racconta che il fabbro Stringy Jack, che aveva il vizio di bere, vendette
la sua anima al diavolo per pagare i propri debiti e dopo averlo imbrogliato in diverse
occasioni, strinse con lui l´ultimo patto, grazie al quale il diavolo lo avrebbe lasciato in
pace per 10 anni.
Però successe che l´anno successivo Jack morì proprio durante la notte di
Halloween e andato in Paradiso fu subito cacciato; poi giunto in inferno il diavolo
voleva rispettare il patto e lo cacciò lanciandogli contro un tizzone ardente che poi
Jack raccolse e mise in una rapa cava che usò come lanterna nel suo perenne
peregrinare tra inferno e paradiso.
In Italia, la festa è meno diffusa rispetto ad altri paesi come gli Stati Uniti, Inghilterra o
il Canada, ma negli ultimi anni sta diventando molto popolare. Halloween ormai è una
festa che assume similitudini con il Carnevale. In Italia, segni di festività pagane sono
sopravvissute fino ai giorni nostri.
Il folclore varia da regione a regione: dalla “notte dei fucacost” in Puglia e la
tradizione del “Coccalu di muortu” in Calabria, alla “festa delle Lumere”  nel Nord
Italia.
A Matera, in segno di devozione nei confronti delle anime del Purgatorio si
donavano legumi (poi sostituiti dalla pasta) ai poveri. Le anime del Purgatorio,
secondo le credenze e le leggende di molti paesi dell’entroterra lucano, si
muovevano in processione dal cimitero fino alla chiesa locale.

Proprio per assecondare questa tradizione, in molti luoghi si mettevano di notte, alla
finestra, bacinelle di acqua e ceri per illuminare il cammino ai defunti. Succede anche
a Ferrandina e a Rotonda.

In alcuni paesi della costa tirrenica della Basilicata, dopo i Santi, per “l’anima dei
morti” si possono raccogliere le castagne che sono il prodotto tipico del territorio.

In qualche comunità all’interno del parco del Pollino si andava al cimitero con una
zucca scavata (come fosse un teschio) e al suo interno veniva collocato un lumino
acceso.

Oppure era usanza comune mettere a tavola una posata in più durante il pranzo del
2 novembre per offrire ospitalità a qualche anima del Purgatorio. Nel Potentino è
diffusa la credenza che la notte del 2 novembre i defunti riacquistino
momentaneamente il proprio corpo terreno e che si aggirino per le città fino
all’Epifania.

Allo stesso modo, è sbagliato definirla anche un qualcosa legato al male e al
satanismo. Molte delle tradizioni regionali elencate hanno stretti contatti con la
religione e ne rafforzano il legame, soprattutto con ciò che concerne il mondo dei
morti.

Buon Halloween, Samhain, o giorno di Ognissanti. E buona rinascita a tutti!

Ferdinando Cuccaro



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