|
La Provincia celebra la Giornata della Memoria con gli studenti lucani |
---|
1/02/2013 | “Auschwitz rinasce ogni volta che lo dimentichi”. Questo il significativo messaggio che emerge da uno dei cortometraggi realizzati dai ragazzi dei licei artistici di Melfi e Rionero che lo scorso anno, insieme agli alunni del liceo artistico di Potenza, hanno visitato i luoghi della Shoah. Un concetto, quello della necessità della memoria, più volte sottolineato, lo scorso 29 gennaio, a Potenza, nel corso della “Giornata della memoria”, celebrata dalla Provincia in collaborazione con la Prefettura e l’Apof-il. La cerimonia, a cui hanno preso parte oltre ai succitati licei, anche alcuni alunni delle scuole superiori di Senise, Muro Lucano, Lavello e Sant’Arcangelo, destinatari della prossima edizione del progetto “corti di memoria”, si è aperta con la lettura di un passo dell’opera “La speranza oltre il reticolato” di Pasquale Locuratolo, magistralmente interpretata dall’attore lucano Dino Becagli. Gli onori di casa sono toccati all’assessore provinciale alla cultura Francesco Pietrantuono, dal cui intervento è emerso che “con le precedenti edizioni del viaggio della memoria e con il viaggio 2013, l’Ente propone ai ragazzi, attraverso il progetto “Corti di memoria”, di riappropriarsi in maniera viva del passato, riflettendo sull’insidia che si nasconde dietro l’indifferenza e la scarsa accettazione del diverso. Idealmente dunque si è deciso di legare, anche quest’anno, il viaggio della memoria alla Giornata del rifugiato, perché vecchi e nuovi razzismi hanno un’unica matrice: addossare ad altri colpe che non hanno”. La parola è passata subito al prefetto di Potenza Nunziante il quale “nel salutare un’aula consiliare gremita di studenti, docenti, amministratori, consiglieri, autorità e forze dell’ordine, ha rimarcato l’importanza della giornata e dei viaggi della memoria come grande occasione di crescita culturale e come stimolo a continuare nel percorso di solidarietà intrapreso dalle istituzioni locali in materia di immigrazione e rispetto della dignità umana”. Il dibattito è stato ulteriormente arricchito dall’intervento del sottosegretario e storico Giampaolo D’Andrea. Quest’ultimo ha sottolineato come “l’orrore che si fissa nella mente di chiunque visiti i luoghi dell’Olocausto non deve restare semplicemente orrore ma provocare una rivoluzione delle coscienze, un giudizio severo, scevro di attenuanti affinchè ciò che è stato non sia mai più”. Durante la cerimonia è stata consegnata, al nipote, l’onorificenza per l’ex deportato Domenico Antonio Coviello di Lagopesole, prigioniero per due anni in un campo di concentramento tedesco.
La giornata della memoria 2013 non poteva poi non rendere omaggio alla figura di Shlomo Venezia, uno tra i più importanti testimoni della tragedia dell'Olocausto, scomparso lo scorso ottobre dopo aver dedicato l’ultima parte della sua vita a raccontare ai più giovani l’orrore della Shoah. Il direttore dell’Apof-il Giuseppe Romaniello, ricordando ilo dovere di essere sempre “ambasciatori di umanità”, ha introdotto la seconda parte dell’iniziativa dedicata alle testimonianze dei partecipanti al progetto “Corti di memoria 2012” e alla proiezione di alcuni cortometraggi realizzati dalle scuole, con la consulenza tecnica di Apof-il, dopo la partecipazione al viaggio della memoria. In particolare sono stati proiettati i corti “Nascondino”, realizzato dal Liceo Artistico di Potenza, e “Una Bella Giornata” a cura dei Licei artistici di Melfi e Rionero. Le conclusioni della cerimonia sono state affidate al presidente della Provincia Piero Lacorazza. “Credendo fermamente nella necessità di passare di generazione in generazione il testimone della memoria, la Provincia – è emerso dalle parole del Presidente– ha deciso, in sinergia con la consulta studentesca, di investire su tale tema, perché c’è una generazione che ha bisogno di conoscere, interiorizzare e rielaborare con linguaggi moderni e creativi i concetti di dignità umana, rispetto dell’altro, integrazione. I social network, in tal senso, possono diventare amplificatori di messaggi e contenuti forti, come quelli toccati con mano nel corso delle visite ai campi di concentramento di Birkenau-Auschwitz, creando un ponte tra i giovani e le vecchie generazioni e trasformandoci in ambasciatori di umanità, di memoria e di futuro per costruire una società migliore. A concludere l’iniziativa è stata la commovente proiezione del video “Se questo è un uomo” di Primo Levi recitato dall’attore Becagli.
Mario Golia |
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|