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Recensione di “Cimitero uscirne e risorgere” di Marco Della Luna |
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25/01/2013 | Nel libro dal titolo “Cimitero uscirne e risorgere” di Marco Della Luna e pubblicata da Arianna Editore nel 2012 un anno difficile sotto il profilo dell’economia in generale, dove l’autore spiega con un linguaggio chiaro e lineare varie componenti dell’economia come il Signoreggio, la natura del debito che nel nostro paese ha raggiunto livelli molto alti anche se rispetto alla Grecia la situazione è migliore, del credito e del denaro e le loro origini, le politiche avventate delle Banche che alla fine si sono rivelate controproducenti mettendo a rischio la loro liquidità finanziaria ed i risparmi dei cittadini privati.
Ma spiega anche come finanziare investimenti produttivi senza indebitare lo Stato e senza tassare.
Ma mette soprattutto in rilievo il default dell’economia che ha avuto inizio a partire dal 2001 ed ha avuto il suo culmine nel 2008 con la crisi di Leman Broders che il Presidente Obama ha cercato di arginare al meglio ma ha condizionato le sorti delle economie dei paesi europei come la Grecia che l’Unione Europea ha cercato di salvare anche se la situazione economica non è migliorata e la Spagna.
Il libro spiega anche come la produzione regolazione del denaro ( sovranità monetaria) potrebbe essere usata praticamente per il bene generale a lungo termine.
Invece stiamo assistendo in particolare nel nostro paese ad una crisi paragonabile a quella del dopoguerra, non siamo per fortuna ancora ai livelli del 29’ quando ci fu il crollo della Borsa di Wall Street.
Nel nostro paese abbiamo assistita ad una politica di austerità con un aumento delle tasse che ha finito per penalizzare la povera gente penalizzata anche dalle Banche in quando si sono visti rifiutare un prestito o glielo hanno concesso ma a tassi molto alti, mettendoli in ginocchio in quanto non sono stati in grado di rimborsarlo.
In particolare i prestiti sono stati chiesti per l’acquisto di Immobili per cui non essendo in grado di estinguere il prestito, Le banche sono diventate proprietarie mortificando la povera gente che ha fatto molti sacrifici per cercare di acquistare un immobile anche se il mercato immobiliare come si evince dal testo, è in crisi.
Allora se a livello europeo con la sola esclusione della Germania la cui economia è più florida delle altre, quale potrebbe essere la soluzione per uscire da quest’empasse?
Una probabile soluzione potrebbe essere l’uscita dall’euro dal momento che la moneta unica non ha migliorato le cose, e soprattutto mettere in atto le politiche Keynesiane anche se secondo l’autore non sarebbero efficaci in questo caso.
Per i paesi “euro deboli”, con l’appoggio di valsi amici (come la Germania), si varano norme ed istituzioni coercitive, attraverso cui il capitale finanziario, dietro l’etichetta “Europa”, li asservisce in una stabile depressione privandoli di ogni residua libertà e autonomia e “prendendosi i loro soldi”, la loro capacità industriale ed occupazionale.
In questo modo si comprendono i troppi clamorosi “errori” di politica economico – finanziaria che hanno portato all’attuale situazione e le scelte recessive, adottate anche dal governo Monti per gestirla, che hanno messo l’Italia nella condizione di non potersi risollevare.
Sullo sfondo, risalta la stupidità e la corruzione della classe politica italiana.
Biagio Gugliotta
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