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Bella: a scuola di diritti con UNICEF Potenza |
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14/02/2022 | E’ mezzogiorno quasi e oggi è lunedì 14 febbraio San Valentino, la festa degli innamorati. E per me è una vera gioia tornare, in qualità di presidente del Comitato UNICEF di Potenza, nella scuola primaria di Bella, in quarta A.
Luisa, Kristal, Valentino, Francesco, Luca, Nazario, Emanuele e Walid sono seduti nei banchi, sul grande schermo della Lim, a casa, causa Covid, ci sono Precious,Antonella e Serena. Con loro le insegnanti Silvana Camerino e Alessandra Ippolito con Luigi Gibrani e Adolfo Sacco. Quando chiedo se mi conoscono dicono subito il mio nome e lo associano all’UNICEF. La maestra Silvana ha tradotto alla lavagna dall’inglese in italiano la sigla UNICEF. E mostro subito la bandiera con il logo e scopriamo insieme perchè ci sono una mamma, un bambino, il mondo e le spighe di grano. E non basta, consegno a ciascuno la zanzariera, le pillole per rendere l’acqua potabile, l’alimento salvavita con cioccolato e nocciole, la siringa per le vaccinazioni, le vitamine e soprattutto il centimetro per misurare il polso dei piccoli che muoiono di fame e non hanno nemmeno la forza di piangere. I piccoli sono consapevoli delle sofferenze che milioni di bambini sono costretti a subire a causa della guerra, della fame, della mancanza di acqua, di scuole, di futuro. Conoscono bene il poster dell’albero dei diritti e con la Pimpa ricordiamo il diritto al gioco e con Pinocchio che i piccoli non devono lavorare, ma tutti devono poter andare a scuola.
E la visione di brevi filmati che raccontano la vita di bambini nei campi profughi in Iraq e Libano e l’ascolto della canzone “Imagine” di Jhon Lennon con le immagini di bambini soldato, di piccoli che raccolgono rifiuti, di bambine e bambine tra le macerie dopo un bombardamento, colpiscono profondamente gli alunni. “Immagina tutte le persone/ Vivere la vita in pace/Puoi dire che sono un sognatore/Ma non sono il solo./Io spero che un giorno ti unirai a noi/e il mondo sarà come una cosa sola.”
E quando chiedo a ciascuno qual’è il loro sogno mi confidano che vogliono da grandi essere…. archeologo subacqueo…..scrittrice, ostetrica, poliziotto…. Sono consapevoli che il loro sogno richiede impegno, sacrifici.
Ho portato con me i gadget UNICEF per rendere concreta l’azione di solidarietà e tutti mi mostrano quanto hanno portato da casa perché sapevano della mia visita e con gioia vogliono dare il loro contributo. Affido alla maestra Ippolita l’orsetto bianco, il pinguino, la pigotta, i quaderni, le matite…e li ringrazio per la loro generosità. Ci rivedremo in occasione dell’8 marzo per ragionare sull’uguaglianza fra uomini e donne, le pari opportunità le spose bambine.
“I diritti sono di tutti l’ha spiegato la maestra/C’è una carta scritta apposta per difendere i bambini. Tutti i capi delle nazioni hanno fatto le riunioni/Hanno detto e hanno scritto sui diritti dei bambini./Allora perché?/Allora perché?
Allora perché?
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