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Tursi, inaugurazione della Sala Conferenze “Benedetto XVI” |
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3/01/2013 | L’occasione del tradizionale concerto di inizio anno «Aspettando l’Epifania» della Corale Polifonica della Cattedrale di Tursi "Regina Anglonensis", diretta dal M° Francesco Muscolino, si inserisce nel programma dell’inaugurazione della Sala Conferenze "Benedetto XVI" e locali annessi alla Cattedrale (ex Seminario) che avverrà domani, venerdì 4 gennaio 2013 alle ore 18.30.
Dedicato al Vescovo Monsignor Francesco Nolè, quest’anno all’inizio del suo 13mo anno di permanenza in Diocesi, anche l’orchestra da Camera "L’altro ‘900" renderà più festoso il Concerto in questo periodo natalizio.
Il restauro del complesso dei locali annessi alla Cattedrale è stato finanziato dalla Regione Basilicata e diretto dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio. La Diocesi di Tursi-Lagonegro ha completato i lavori della Sala Conferenze con i fondi derivanti dall’8x1000 alla Chiesa Cattolica e la cooperativa sociale “Auxilium” ha contribuito all’allestimento della stessa.
Nell’Anno della Fede la Sala conferenze viene intitolata a papa Benedetto XVI, faro luminoso e guida sicura di tutta la Chiesa, che con umiltà e tenacia è maestro coraggioso e pastore esemplare. Più volte Egli ha sottolineato l’importanza fondamentale che rivesta oggi “pensare la fede”, permetterle che sia in dialogo con la cultura del tempo e di ogni dove, valorizzare la gioia che proviene dalle espressioni artistiche, linguaggio accessibile e fruibile da ciascuno. «Intelletto e fede, dinanzi alla divina Rivelazione non sono estranei o antagonisti - ha affermato Benedetto XVI all’Udienza generale del 21 novembre scorso -, ma sono ambedue condizioni per comprenderne il senso, per recepirne il messaggio autentico, accostandosi alla soglia del mistero. È decisivo per l’uomo aprirsi alla fede e conoscere Dio e il suo progetto di salvezza in Gesù Cristo. Nel Vangelo viene inaugurato un nuovo umanesimo, un’autentica «grammatica» dell'uomo e di tutta la realtà».
«Nei primi decenni del XX secolo - attesta don Battista di Santo, parroco della Cattedrale di Tursi – con la nascita dei seminari interregionali e regionali questo complesso ha dapprima accolto le Suore, per la Scuola Materna, poi la Scuola Media privata e infine la Scuola Media superiore. È stato centro di formazione dell’infanzia, dei ragazzi e dei giovani come “oratorio”, con attività di teatro, di ricamo per le ragazze e di accoglienza di tutte le età. Dopo un lungo periodo di inattività a causa del deperimento dello stabile, in questi giorni finalmente si presenta a tutti, vero gioiello per la Comunità di Tursi e dell’intera Diocesi».
Al momento dei Saluti e degli interventi istituzionali prenderanno la parola anche Antonio Lagala, Presidente provinciale ACLI di Matera e l’avv. Giuseppe Labriola, Sindaco di Tursi, che hanno patrocinato la manifestazione; l’arch. Francesco Canestrini, Soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio della Basilicata; il dott. Vito De Filippo, Presidente della Regione Basilicata; concluderà il Vescovo di Tursi-Lagonegro, monsignor Francesco Nolè.
Consapevoli che la Sala della Comunità sia una grande opportunità per il territorio, nonché di dialogo, di reciprocità e di arricchimento culturale, la Comunità sacerdotale e il Consiglio pastorale di Tursi valorizzeranno questa realtà con un Circolo cinematografico, attività di teatro e conferenze. Ora esprimono riconoscenza a quanti hanno contribuito a renderla bella e fruibile.
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