A San Paolo Albanese, il 6 dicembre 2021, si svolgerà un Seminario di studio sulla legge quadro n. 394 del 6 dicembre 1991, con la quale sono stati dettati i principi fondamentali per l’istituzione e la gestione delle aree protette.
Con la manifestazione del 6 dicembre l’Amministrazione Comunale si propone di rinnovare e rinvigorire il senso di un traguardo di enorme portata scientifica, culturale, economica, sociale e politica, che il Parlamento Italiano, trent’anni fa, seppe raggiungere.
Nella vita dei territori e delle popolazioni, che abitano i Parchi, siamo, oggi, dinnanzi a radicali trasformazioni avvenute nei trent’anni, che rendono urgente una approfondita riflessione “a più voci” sui temi dell’ambiente, della natura, della cultura, della società, dei modi d’uso delle risorse, della loro sostenibilità e degli strumenti di governo degli ecosistemi.
È un trentennale che ricade, infatti, in un momento estremamente difficile della condizione ecologica, nella quale l’umanità si trova a vivere per effetto della crisi ambientale, dei cambiamenti climatici, della erosione della biodiversità e, in particolare, della biodiversità agroalimentare, delle gravi conseguenze della epidemia da covid 19 e delle annose condizioni di sofferenza delle aree interne povere e disagiate.
Sono queste le motivazioni che hanno suggerito di assumere l’iniziativa di organizzare, a San Paolo Albanese, un Seminario di studio, tra esperti, amministratori, operatori economici e sociali, portatori di interesse collettivo e rappresentanti delle istituzioni, su finalità, obiettivi, piani, programmi, progetti e attività che riguardino la vita nelle aree protette.
San Paolo Albanese è il paese più piccolo del Parco Nazionale del Pollino ed è abitato da una minoranza etnico-linguistica di origine albanese insediatasi, più di cinquecento anni fa, in questo luogo, dopo essere fuggita da Corone nel Peloponneso.
La comunità arbëreshe di San Paolo Albanese è custode e testimone di tradizioni di eccezionale valore etno-demo-antropologico ed è impegnata da sempre nella difesa del patrimonio culturale e naturale del territorio nel quale vive.
Il significato suggestivo e simbolico, che il paese può esprimere, ha stimolato l’ambizione di promuovere proprio qui la organizzazione di un evento così significativo ed importante.
L’obiettivo del seminario è di rafforzare e rilanciare, a favore delle aree protette, un impegno che parte da una minoranza etnico-linguistica arbëreshe di un piccolo borgo di un’area interna di montagna, nell’area protetta, il Parco Nazionale del Pollino, più grande d’Europa, che ha sempre creduto e crede ancor più, a distanza di trent’anni dalla legge, nelle finalità istitutive del Parco.
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