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Il primo dizionario italiano dedicato al musical : intervista all’autore Gabriele Bonsignori |
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21/11/2021 | Gabriele Bonsignori attore teatrale e poi docente di Storia del Musical presso le due maggiore accademie italiane di musical, la Bernstein School di Bologna e la Musical Academy del teatro Nazionale di Milano.
Come nasce il suo percorso artistico?
Nasce da un amore per il musical che parte dall’infanzia, grazie a una nonna che da bambino mi portava al cinema a vedere i film musicali e ogni volta che in tv trasmettevano Sette Spose Per Sette Fratelli o Tutti Insieme Appassionatamente passava con me interi pomeriggi o sere a guardarli e poi discuterne insieme. La folgorazione totale fu con la visione di West Side Story. Poi da adolescente, durante una gita a Londra, scoprii i musical teatrale, Il Fantasma dell’Opera, Miss Saigon, Cats e li capi che volevo anche io in qualche modo fare quel genere di spattacolo. Cominciai quindi con una compagnia amatoriale della mia città Livorno, La Mansarda ,che era famosa all’epoca per essere una delle prime e rare compagnie non professioniste in Toscana specializzata solo in commedie musicali. Con loro imparai a conoscere e amare gli spettacoli dei mitici Garinei & Giovannini (i padri del musical italiano) facendo le mie prime esperienze da “improvvisato” performer in Aggiungi Un Posto a Tavola, Accendiamo la Lampada, Alleluja Brava Gente. Poi crescendo ho studiato in modo più approfondito e professionale recitazione, canto e danza, lasciando la mia città, passando da Brescia fino ad arrivare a Bologna dove conosciuta Shawna Farrell mi sono iscritto alla sua scuola di musical, La BSMT, che all’epoca era la prima e unica scuola del genere in Italia. Tre anni di studio indimenticabili che mi hanno poi aperto la strada alla professione di attore e performer tra musical, prosa e operetta per poi tornare proprio all’accademia dove mi sono diplomato, stavolta però come insegnante. Parallelamente allo studio delle tre arti performative infatti ho sempre svolto una mia personale e lunga ricerca sugli spettacoli di musical di tutto il mondo (non solo quelli americani o inglesi) sulle caratteristiche del genere, la sua storia, le vite dei suoi vari autori, collezionando anche registrazioni, video e tanto materiale. A un certo punto proprio su spinta e consiglio della direttrice, ho cominciato a mettere a servizio la passione e cultura del genere ai nuovi studenti e futuri performer della scuola…Adesso insegno non solo a Bologna, ma anche a Milano nell’accademia voluta dalla famosa casa di produzione internazionale Stage Entertainment diretta da Chiara Noschese. Poi in generale offro la mia consulenza a coloro che vogliono capire un po’ meglio il vasto, ambiguo e complicato genere musical!
Lei è autore del Nuovo Dizionario Del Musical pubblicato da Dino Audino Editore, uscito proprio a novembre. Ce ne parla un po’?
Volentieri! Anche il Dizionario nasce dal mio grande amore per il musical e dalla mia inguaribile curiosità e voglia di saperne di più. Ho iniziato a lavorarci nel 1998 circa, così per mio piacere, raccogliendo le schede con informazioni, trama e una piccola analisi critica di tutti i musical che mi era capitato di vedere, ascoltare in cd o anche solo di incrociare come titoli nelle varie biografie dei loro autori. In questa mia lunga ricerca fatta ancora sui libri, pubblicazioni inglesi (internet e Wikipedia all’epoca non erano così accessibili almeno per me) mi resi conto che veramente era stato scritto un musical su qualsiasi argomento possibile e immaginabile e la cosa diventò sempre più divertente e intrigante tramutandomi in un vero e proprio nerd del musical. Mi ritrovai quindi con un materiale di ricerca enorme a mia disposizione e da li è nata poi l’idea di tramutarlo in un vero e proprio dizionario e proporlo a delle case editrici. La Audino di Roma, casa editrice specializzata nelle arti dello spettacolo, ha creduto subito al progetto e nel 2006 è uscito il primo Dizionario Del Musical. Nel 2016 poi c’è stata la seconda edizione aggiornata e adesso questa terza che di fatto è rinominata Nuovo Dizionario del Musical perché ha diversi cambiamenti rispetto a quelle del passato. Non solo sono stati aggiunte le schede dei nuovi spettacoli prodotti dal 2016 ad oggi, ma sono state aggiornate e corrette quelle vecchie e aggiunti alcuni musical sia italiani che stranieri dei quali precedentemente non avevo informazioni o dati certi. Poi ho unito in una serie di uniche grandi schede informative tutti quei musical basati sullo stesso “soggetto”per esempio tutti quelli tratti da Peter Pan, Cenerentola, Cyrano, Romeo e Giulietta ecc in modo da rendere ancora più curiosa e pratica ai lettori la ricerca. In tutto adesso il volume è veramente grande ed enciclopedico, non ho contato il numero esatto delle schede e musical trattati, ma è notevole.
Inoltre sono stati mantenuti i contenuti extra scaricabili gratuitamente dal sito della casa editrice che comprendono una breve storia del musical, un glossario della terminologia e sotto-generi, la cronologia delle opere dei compositori più importanti e un elenco di tutti i titoli trattati nel dizionario. Ecco scaricandoli e contandoli si può capire quanti siano, ma non ho avuto il coraggio di farlo… L’opera per come è strutturata è veramente unica sia per il panorama editoriale italiano, ma anche per quello mondiale. Esistono per esempio in America dizionari con schede informative di tutti i musical di Broadway, ma non uno che oltre agli spettacoli anglosassoni offre informazioni anche su quelli europei, asiatici, africani…
Il musical resta un genere molto apprezzato dal pubblico in Italia. Come percepisce il momento presente post pandemia per il teatro in genere e per il musical in particolare?
Allora, intanto mi sforzo di percepire il momento attuale veramente come “post” perché purtroppo dai mass media e informazioni, almeno qui in Italia siamo sempre in uno stato di “ allerta o chi va là continuo”...Mi auguro veramente che i luoghi d’ intrattenimento, studio artistico e cultura che sono stati (e sono ancora) quelli più rispettosi a regole e protocolli, molto più di altri (e molto più di altri sono stati danneggiati dalla pandemia) potranno continuare a essere aperti e fruibili al pubblico. Spero che non ci sia mai più nessuno che li ritenga sacrificabili e non strettamente necessari.
Premesso ciò, la scorsa primavera, quando scrivevo gli aggiornamenti del dizionario, mi sono trovato in difficoltà a scrivere date precise sulla riapertura di tutti quegli spettacoli che in quel momento erano chiusi da quasi due anni o di quei progetti che dovevano debuttare e non hanno poi debuttato. Sono dovuto rimanere purtroppo sul vago, sperando che al momento della pubblicazione la situazione fosse migliorata. In parte, fortunatamente è stato così: attualmente sia Broadway che Londra hanno pian piano riaperto quasi tutte le produzioni teatrali e fatto debuttare gran parte dei nuovi musical bloccati. Il musical anche in piena pandemia ha saputo comunque restare vivo e vicino al suo pubblico, ha utilizzato per esempio lo streaming sul web. Un’ importante produzione di Broadway per esempio, Diana The Musical (sulla vita della Principessa Diana…) ha debuttato prima in streaming su Netflix e solo recentemente live a Broadway. Da noi in Italia ancora queste “alternative” per il teatro sono poco sfruttate e a volte usate male. Comunque sia lo spettacolo dal vivo e con il pubblico in presenza è ineguagliabile e va preservato il più possibile live. Non so proprio come sarà il futuro del musical qui in Italia, è un genere impegnativo, difficile e più costoso di altri. Al pubblico piace molto, ma per farlo al meglio c’è bisogno di un insieme di fattori e condizioni che purtroppo non tutti nel nostro paese possono permettersi. Nella sua patria, Broadway e il West End sta di nuovo rialzando la testa, ci sono tanti progetti che bollono in pentola, anche tante versioni cinematografiche di musical teatrali pronte ad uscire. Vedremo… Il musical (e il teatro in generale) è trasformazione e trasformandosi troverà sempre il modo di restare vivo. L’ho imparato proprio scrivendo il dizionario e capendo quante storie, concetti, mode, stili, culture, il musical abbia fatto sue trasformandosi e rinnovandosi in continuazione, superando pregiudizi, guerre mondiali, crisi economiche, attacchi terroristici e anche pandemie...
Roberta La Guardia
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