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Maratea: 60 voci in campo per parlare di narrazioni urbane e territoriali del dopo pandemia |
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27/10/2021 | Il cuore comunicativo delle città e dei territori non si è mai fermato, malgrado i 18 mesi di blocco della pandemia. Ciò, malgrado lockdown stop and go e rallentamenti abbiano influito sulla mobilità, sulla libera circolazione per turismo, alle condizioni di attrattività, su eventi pubblici, spettacoli, sport di massa. Si è quasi ibernata la vita relazionale di ambiti che traggono dagli scambi materiali e immateriali fonte di vita, lavoro, conoscenza.
Il sistema del “public branding” –disciplina che abbraccia queste problematiche – ha già in atto una scossa grazie alla ripartenza e dalle successive risorse messe in campo dal PNRR, uno stimolo all’analisi, un’esigenza di verifiche e di riprogettazioni.
Il Festival delle città narranti che ha avuto la sua prima edizione a Villa Nitti a Maratea in Basilicata nel 2019 (fornendo così l’occasione alla città di Matera di illustrare il percorso narrativo e comunicativo della sua esperienza di capitale europea della cultura) si è dovuto fermare nel 2020 e nel 2021 si propone in un secondo appuntamento. Che, pur se non ancora a regime – lo sarà nel 2022, con un’edizione ampia e suggestiva - raccoglie sessanta autorevoli voci tra giovedì 28 ottobre e domenica 31 ottobre per focalizzare lo stato di avanzamento del Progetto e provare in alcuni campi a svolgere interessanti cantieri circa il futuro grande forum tematico di questa materia.
L’evento è proposto e sostenuto da Fondazione “Francesco Saverio Nitti”, impegnata anche nella valorizzazione culturale e scientifica dei Villa Nitti a Maratea, con una partnership – che da qui al 2022 è destinata ad ampliare notevolmente il ventaglio delle adesioni – di soggetti istituzionali, universitari, professionali che sono ben rappresentati in queste giornate.
Tra gli Atenei che danno vita al forum di quest’anno – con propri docenti, attività di ricerca e didattica, sperimentazioni - l’Università IULM di Milano, l’Università della Basilicata, l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e la Fenice Urbana, Scuola di rigenerazione urbana sostenibile.
Le tre direttrici articolate in tavole rotonde prefigurano un più ampio ventaglio di argomenti dell’edizione del 2022: la scelta è caduta sul teatro, sullo sport (in particolare connesso agli eventi olimpici) e sul turismo.
Attengono al racconto delle città anche i due documentari che seguiranno: “Napoli Eden”, in cui l’Artista Annalaura Di Luggo ne presenta un estratto, in quanto l’opera entrato in lizza per gli Oscar 2021 e adottato dai Ministeri della Cultura e degli Esteri, un itinerario nella città campana dove si trovano allestite alcune sue installazioni
Evento speciale sarà anche la presentazione, in anteprima mondiale, di alcuni brani del documentario “Strehler, com’è la notte?”, realizzato in occasione della nascita del grande regista teatrale e direttore artistico e, in controluce, del suo rapporto con Milano. La proiezione sarà introdotta dalla vicedirettrice di Rai Documentari Karina Laterza con il produttore Marco Alessi.
Andrea Cusumano porterà a conclusione del Festival un originale laboratorio teatrale intitolato “TRAGÖDIA - Atto III La Regina. Ancora durante le giornate di Villa Nitti è prevista – con il coinvolgimento di scuole – l’inaugurazione della Mostra Narrante “Storie Fili d’erba”.
Stefano Rolando, presidente della Fondazione “Francesco Saverio Nitti” e co-fondatore (con Paolo Verri, che sarà presente) del Festival: “Dedichiamo queste giornate ad un convergente esame dei cambiamenti che la pandemia ha determinato in questo campo. E mettiamo le basi per riprogettare il format stesso dell’edizione 2022 che sarà a regime con una settimana articolata, euro-mediterranea e multi-tematica.
Un format innovativo e propositivo, dedicato a una tema che costituisce l’ossatura dell’economia della cultura e della mobilità, ma soprattutto l’essenza di ciò che oggi rappresenta la trasformazione identitaria di città e territori che vivono criticità e opportunità davvero di grandi proporzioni. Il Festival, unico nel suo genere, vuole raccordare sud e nord del Paese – come già alcune università hanno bene compreso – e vuole accompagnare il rilancio di un settore provato dalla crisi sanitaria che ha molte ragioni per riprendersi fortemente e per sostenere crescita, occupazione e diffusione delle conoscenze”.
Gli eventi in programma sono a numero chiuso per un massimo di 25 posti nel pomeriggio di giovedì 28 ottobre e 35 posti nelle sessioni pomeridiane di venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 ottobre. I panel e tavoli di lavoro costituiscono un percorso organico di formazione che la Fondazione Francesco Saverio Nitti mette a disposizione delle associazioni, le pro loco e di tutti gli attori del territorio lucano (e non solo) interessati ad approfondire i temi oggetto del confronto.
Le attività di formazione sono ad accesso gratuito con obbligo di prenotazione presso la Pro Loco di Maratea “La Perla” (tel. 0973.876026 - cellulare 348.3887669) che sostiene l’iniziativa.
Domenica 31 ottobre sarà possibile partecipare al laboratorio teatrale “La Regina” dell’artista Andrea Cusumano, in collaborazione con l’associazione MeNo.
Dal 29 al 31 ottobre sarà visitabile la Mostra Narrante “Storie di Fili d’Erba”, curata da Ali Studio e dall’associazione Liberi Libri, accompagnata dalla presentazione di un workshop dell’artista Carla Viparelli realizzato in collaborazione con il Liceo Artistico dell’IIS Giovanni Paolo II di Maratea.
Le sessioni di lavoro potranno essere seguite in diretta streaming sui canali social e sul sito di Fondazione Francesco Saverio Nitti.
Per la partecipazione in presenza è obbligatorio essere muniti di green pass. |
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