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'Il buco' premiato a Venezia, il regista ringrazia anche Rotonda e Terranova |
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12/09/2021 | “Grazie a chi ha creduto a questo salto nel buio, produttivo. Grazie a Doppio Nodo Double Bind, alla Calabria Film Commission, grazie a Rai cinema, ai miei compagni di viaggio, a Giovanna Giuliani che ha scritto questo film con me, grazie ad Antonio Larocca, grazie alla speleologia italiana che si prende cura del buio e di ciò che non ha forma. Grazie San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara, Rotonda, Terranova del Pollino da dove viene Nicola Lanza, il meraviglioso pastore del film, grazie Caulonia e grazie alla Calabria che è la regione più bella d’Italia”.
Così Michelangelo Frammartino ha salutato la vittoria a Venezia del premio speciale della Giuria, per il suo film, “Il buco”, girato nel Parco Nazionale del Pollino, che era tra le cinque pellicole italiane in concorso alla 78esima edizione della Mostra del Cinema.
Il film drammatico è ambientato nell’Abisso del Bifurto, una cavità di 700 metri dell’altopiano carsico del Pollino e ricostruisce, e celebra, con grande rigore l’impresa di un gruppo di speleologi piemontesi che, nell’agosto del 1961, per primi l’hanno esplorata. Scoprono così coi suoi 700 metri di profondità una delle grotte più profonde del mondo sotto lo sguardo di un vecchio pastore, unico testimone di un territorio incontaminato.
"Ho telefonato al regista Michelangelo Framnartino complimentandomi per questo strameritato riconoscimento - ha postato via social Domenico Pappaterra, presidente dell'Ente Parco Nazionale del Pollino - ed ho concordato con lui di celebrare quanto prima questo successo, con un evento che organizzeremo qui da noi da definire con il Produttore del film e con la società che distribuirà la pellicola in Italia e all'estero".
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