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Castelluccio I.: oggi presentazione del libro ‘La strada Regia delle Calabrie’ |
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19/08/2021 | A Castelluccio Inferiore, oggi pomeriggio alle 18, verrà presentato il libro di Luca Esposito “La strada regia delle Calabrie”. Nel corso dell’incontro, a cura dell’associazione 'Ricomincio da tre', che si terrà nel Chiostro del Convento di Sant’Antonio, l’autore dialogherà con il professor Vincenzo Corraro e con Giuseppe Cosenza, agronomo e guida turistica.
Il libro è senza alcuna finalità commerciale e racconta le vie borboniche, con particolare riferimento al collegamento tra Napoli e Castrovillari: che prevedeva un punto di snodo molto importante proprio nella Valle del Mercure.
A raccontarci quanto scritto è stato lo stesso Luca Esposito, architetto originario di Castellammare di Stabia ma trapiantato a Mantova, che nella vita fa tutt’altro poiché si occupa di ricerca e sviluppo nell’edilizia.
“Il libro è una ricostruzione cartografica della ‘Strada Regia delle Calabrie’, ovvero il collegamento più antico, lungo ed importante del regno di Napoli”, spiega l’autore.
“Ho recuperato le mappe dell’atlante del Regno di Napoli, tra la fine del 700 e l’inizio del 800 e ho fatto una ricostruzione su quelle attuali, aiutandomi anche con le fonti bibliografiche e con i luoghi in cui erano situate le stazioni di posta, per riscoprire quello che poi era il tracciato antico che è quasi completamente andato perduto”.
L’architetto ci ha rivelato che una di queste stazioni di posta, ovvero dove si cambiavano i cavalli, si trovava proprio a Castelluccio Inferiore: in un’ala di Palazzo Marchesale in via Roma (nella foto).
“La valle del Mercure - aggiunge - aveva un ruolo molto importante nel regno così come il ponte sul fiume Mercure, che è stato distrutto e ricostruito a più riprese tanto da essere al centro anche di una serie di vicende giudiziarie che imposero l’intervento, addirittura, di re Ferdinando II. Tuttavia, le storie interessanti sono tante e, in particolare, questa era la tratta via terra che percorrevano tutti i più famosi studiosi e artisti che provenivano dal nord Europa: il famoso gran tour alla scoperta delle rovine greche. Chi viaggiava era una persona benestante e faceva questo percorso e raccontava i tanti particolari del viaggio, che mi hanno aiutato molto nel mio lavoro di ricostruzione. Tar questi, il direttore dell’Orto Botanico di Napoli, il famosissimo Michele Tenore, racconta il passaggio lungo la via molto stretta nel borgo abitato di Castelluccio Inferiore”.
Nel momento in cui ha iniziato a scrivere, Esposito sapeva bene che il libro non sarebbe mai entrato in commercio.
“La mia è una iniziativa didattica e non commerciale poiché molte delle mappe pubblicate, mi sono state concesse a condizione che non fossero utilizzate per fini di lucro. In particolare, l’Istituto Geografico Militare si oppone all’impiego a questo genere di impiego. Ma ne ero consapevole e il mio obiettivo è far conoscere questi percorsi, per cui sono andato avanti. Tra l’altro, ritengo che la rilevanza del libro possa essere anche in chiave turistica poiché, oggi, va di moda il cosiddetto slow-travel: come muoversi a piedi o in bicicletta lungo i percorsi antichi e penso, ad esempio, al Cammino di Santiago. Per cui - conclude l’autore - sarebbe bello, anche da questo punto di vista, riscoprire questa strada che, ripeto, è stata la più antica del Regno di Napoli, riattrezzando anche le antiche stazioni di posta e riorganizzandosi anche tra i vari comuni in modo da raccontare anche il mito del gran tour. Credo ci siano molti spunti anche di carattere culturale che si ricollegano, magari, anche all’ambito enogastronimico e delle tradizioni”.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it
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