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L'amore e la guerra nella martoriata Siria nel primo romanzo di Imma Vitelli |
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28/04/2021 | Le storie prima di tutto. Imma Vitelli, lucana d’origine ma figlia del mondo non solo per lavoro, lo sa bene. E lo dimostra, soprattutto. Giornalista nata a Matera e cresciuta a Policoro, ha conseguito un master in Giornalismo alla Columbia University di New York ed è stata per molti anni corrispondente internazionale di Vanity Fair, per cui si è occupata dei conflitti in Libano, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Somalia, Congo, Siria, Israele, Libia e molti altri Paesi. Ha vissuto per molti anni in Medio Oriente.
Domani sarà un giorno importante, perché è in uscita il suo primo romanzo: ‘’La guerra di Nina’’, edizioni Longanesi.
Sarà stata una domanda consueta, questa: perché un romanzo ambientato in Siria?
Ed Imma Vitelli, dalle pagine della sua ‘’La cura delle parole’’ affidata ai social, risponde così:
Il mondo reale superava di gran lunga l'immaginazione, ciò che ho visto e sentito era talmente incredibile che mi sentivo dentro un romanzo. Ho deciso che l'avrei scritto un pomeriggio a Gaziantep, la cittadina turca al confine con la Siria. Omar mi aveva appena raccontato della sua prigionia. C'era un tipo nella celletta di fianco alla sua, con l'accento egiziano. Era un mutatarref, un estremista, troppo estremista per gli estremisti siriani che l'avevano rinchiuso assieme agli attivisti nella segheria. L'egiziano al mattino interpretava i sogni di tutti. Se li faceva raccontare e poi li interpretava alla sua maniera. I sogni erano profezie.
Ascoltavo e pensavo: questa storia devo scriverla. Devo scriverla. Devo scriverla.
Poi l'ho scritta. La storia di Nina.
Nell’estate del 2013, mentre nella vicina Siria il tam tam della guerra vuole imminente la caduta del dittatore Bashar al Assad, a Beirut una giovane e spericolata reporter italiana conosce un noto fotografo di guerra siriano con un orribile segreto alle spalle. Tra Nina e Omar nasce un amore avvolgente e totalitario, tale da spingere lui a lasciarsi convincere a ritornare nella sua Aleppo portandola con sé. E lì, mentre Omar cerca di immortalare con la sua macchina fotografica il dramma di un popolo che ha sete di libertà, Nina avrà modo di incontrare personaggi intensi e straordinari, come Khaled, che lotta per i diritti civili e la libertà contro quelle forze governative che gli hanno ammazzato il fratello durante una manifestazione pacifica; Amal, una bellissima donna laica, indipendente e anche un po’ scabrosa per il contesto islamico; Walid, un ragazzo di tredici anni il cui unico desiderio è farsi saltare in aria per vendicare la morte del padre.
Ma in quella guerra atroce Nina l’«italiye» finirà anche con lo scoprire che dietro gli ideali più o meno onesti dei proclami (del governo siriano, degli oppositori, dell’Isis) si celano faide ataviche e vendette personali che finiranno con l’imporre un prezzo altissimo alla passione tra lei e Omar. Partendo dalle esperienze vissute sulla sua pelle negli anni in cui è stata corrispondente di guerra, Imma Vitelli ha scritto un romanzo che non è solo un commosso omaggio alle popolazioni martoriate della Siria, ma soprattutto una grandissima storia d’amore.
‘’ E' la cosa più difficile che io abbia scritto.Dedico il libro ai vinti della Siria’’ dice l’autrice.
Mariapaola Vergallito
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