Ambiente-cultura-eventi- 29/11/2012 - Basilicata sempre più...set: "The passion"

Basilicata sempre più...set: "The passion"

29/11/2012

Nel 2004 Mel Gibson scelse Matera e Craco per “La passione di Cristo”. Il film uscì nelle sale americane il Mercoledì delle Ceneri con la visione vietata ai minori di 14 anni, ed in Italia il Mercoledì Santo senza alcun tipo di censura.
Il film si concentra sulle ultime ore di vita di Gesù Cristo, dall’arresto nell’Orto degli Ulivi, al processo presso il Sinedrio, a Ponzio Pilato, all’atroce flagellazione, fino alla morte in croce e la resurrezione. La trama cerca di seguire abbastanza fedelmente il racconto dei Vangeli. Per conferire maggiore realismo all’opera, il film è stato girato in latino e aramaico, le lingue del tempo, e sottotitolato nelle lingue moderne.
Molti sono gli aneddoti che circolano attorno al set, blindato, ed al cast. Si parla di conversioni e di piccoli miracoli: le attrici Monica Bellucci e Maia Morgenstern hanno scoperto la propria gravidanza durante le riprese, mentre l’attore Pietro Sarubbi si è convertito al cristianesimo. L’interprete del Cristo, l’attore statunitense James Caviezel, durante le riprese, è stato assistito da un sacerdote, e nelle pause recitava il rosario per trarne ispirazione. Le ore trascorse seminudo, appeso alla croce, gli costarono un principio di ipotermia ed una polmonite, dal momento che le riprese avvennero in pieno inverno; tuttavia nelle scene più crude venne sostituito da una fedele ricostruzione robotica. Forte fu il coinvolgimento spirituale ed emotivo anche da parte dei non credenti.
All’uscita nelle sale, il film scatenò feroci polemiche per le accuse di eccessivo ricorso alla violenza e di antisemitismo. Difficile fu anche classificarlo, al punto tale che gli addetti ai lavori lo hanno definito un pulp o un horror. Per tali motivi la critica si è divisa in merito al film, sia in Italia che all’estero. Nonostante le pesanti critiche il film ha ottenuto molto successo, infatti è stato il film più visto nelle festività di Pasqua del 2004, in Italia.
Nei giorni antecedenti all’uscita negli Stati Uniti, circolò la notizia secondo cui Papa Giovanni Paolo II, dopo la visione di una proiezione in anteprima, avesse commentato “il film è come fu la passione”; tuttavia quest’affermazione è stata smentita da alcuni assistenti del Papa ed attribuita ad una volontaria campagna di promozione.
Il film fu trasmesso per la prima volta in televisione il 16 aprile 2006 (giorno di Pasqua) su Rai1, ottenendo uno share del 34%. È stato successivamente riproposto su Rai1 e La7, ottenendo ottimi risultati in termini di audience.
Nel 2004 Mel Gibson vinse il “Satellite Award” per la miglior regia. L’attore James Caviezel ricevette la nomination come miglior performance maschile al “MTV Movie Award”. Nel 2005 il film ottenne varie nomination agli Oscar, per la miglior fotografia, miglior trucco e migliore colonna sonora. Nello stesso anno ottenne anche vari Nastri d’Argento.
Il film è stato considerato il manifesto di tutte le licenze che può permettersi il cinema. Mel Gibson si è dimostrato un autore tenace e capillare. A regnare è il paradosso degli opposti: troppa filologia nel linguaggio, troppa semplicità e sproporzione di caratteri.

Nicoletta Fanuele

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