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C'è del ''torbido'' in Basilicata nel romanzo noir di Marcello Favale |
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17/04/2021 | Un primo romanzo che racconta ‘’di vino, di morte e di altre miserie’’: è questo ‘’Vino Torbido’’, il primo lavoro letterario di Marcello Favale, lucano, di Latronico ma residente a Roma per lavoro. Riferimenti geografici che sono anche i luoghi nei quali si intrecciano le vicende del vicequestore Vincenzo Del Duca, dirigente quarantacinquenne di un commissariato romano, che viene sospeso dal servizio perché́ accusato di essere coinvolto in Mafia Capitale. La Basilicata diventa così la meta di questo ‘’esilio’’. Contemporaneamente al suo arrivo in paese, il corpo senza vita del Cavaliere Giovanni Forastiero viene trovato in un tino dove stava macerando l’uva. Tutto fa pensare che la morte sia stata un incidente, ma le valutazioni del vicequestore portano a considerare l’omicidio come causa del decesso. Tra i ricordi che si rincorrono, Del Duca si trova coinvolto, suo malgrado, a indagare sul caso e allo stesso tempo a cercare di risolvere la questione che ha determinato la sua sospensione. Il romanzo, edizioni Dialoghi, si sviluppa tra una trama appassionante e una occasione appassionata per raccontare e promuovere la terra che ha visto nascere l’autore.
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