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Menzione del Ministro Franceschini per il Museo della Cultura Arbëreshe a San Paolo Albanese |
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15/03/2021 | Il Comune di San Paolo Albanese ha candidato il progetto “Museo della Cultura Arbëreshe” alla VII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa e, tra 96 progetti presentati, ha meritato la segnalazione da parte del Ministero della Cultura. Lo comunica il sindaco Mosè Antonio Troiano.
L’annuncio è stato dato ieri, 14.03.2021, nel corso della première con il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, sul canale YouTube del MiC, tenutasi a partire dalle 11.00, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio.
Il Museo è stato istituito, ai sensi dello Statuto Comunale e dell’art. 114 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, dal Consiglio Comunale di San Paolo Albanese con delibera n. 84 del 13.04.1984.
Il progetto interessa una comunità etnico-linguistica di origine albanese, attualmente di poco più di 200 abitanti, e un territorio montano di appena 3000 ettari, interamente incluso nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino.
Gli obiettivi del progetto sono finalizzati all’esercizio di funzioni di ecomuseo per la realizzazione di attività di conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale della comunità e del territorio. Le attività sono state avviate, negli anni ’70, dagli abitanti del paese, in particolare dai giovani di quegli anni, per a dare voce agli oggetti della cultura materiale e a difendere il paese dall’isolamento, dall’abbandono, dall’emarginazione e dal degrado. Il processo realizzativo è, poi, proseguito per iniziativa e responsabilità delle Amministrazioni Comunali, che si sono impegnate , in oltre quarant’anni, a favorire interventi di ricerca, di studio, di testimonianza storica e, insieme, di laboratorio culturale per il futuro. Negli anni ’80, con un finanziamento della Regione Basilicata, nell’ambito del Progetto Pollino, è stata realizzata una Struttura museale, ricavata dal riuso di vecchie costruzioni disabitate del centro storico del paese, nella quale sono allestiti microambienti con i resti materiali della cultura locale; sono esposti gli attrezzi, i materiali, i prodotti e i modi di trasformazione della ginestra in tessuto; è documentata la cultura orale, popolare, agropastorale di una minoranza “arbëreshe”, rifugiatasi in questi luoghi agli inizi del XVI secolo, dopo l’invasione ottomana dell’Albania e della Grecia e la caduta di Corone, nel 1470.
“Dobbiamo sempre pensare alla grande lungimiranza dei nostri padri costituenti – ha dichiarato il Ministro Franceschini – che iscrissero nell’articolo 9, tra i principi fondamentali, non soltanto la tutela del patrimonio storico e artistico della nazione, ma anche la tutela del paesaggio. Pensiamo quale capacità di visione aveva quella generazione di politiche e di politici nell’immaginare il futuro. Per questo nel 2016 abbiamo istituito la Giornata Nazionale del Paesaggio, che è un modo per organizzare una competizione virtuosa tra progetti, per tenere vivo questo tema e di partecipare alla selezione europea che si svolge successivamente. È un riconoscimento importante, è una prova di come noi in molti settori siamo all’avanguardia. Dobbiamo essere orgogliosi – ha concluso Franceschini – perché la tutela del paesaggio è uno dei settori su cui l’Italia è più avanti di molti altri paesi”.
Per la Commissione ministeriale, che ha valutato il progetto, “gli sforzi per il mantenimento dell’identità e del senso di appartenenza si riflettono sulla gestione del territorio e degli spazi pubblici rendendo l’ecomuseo un dispositivo di alto valore socio culturale e un riferimento vivo per la quotidianità dei cittadini”.
Vincenzo Diego
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