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Arte in Basilicata: intervista sul mondo della danza alla ballerina lucana Rossella Iacovone

9/02/2021

Tra i molti interrogativi che aleggiano in questo tempo sulle numerose problematicità da affrontare legate al Covid, molti restano i quesiti aperti anche sul mondo dell’arte e sulla sua sopravvivenza nei contesti locali e territorializzati.
E’ interessante constatare poi, come spesso accade, la spinta creativa che il difficile momento sta generando, facendo emergere nuove energie anche sul territorio lucano ed anche la danza è direttamente coinvolta nello slancio di interventi necessario, vista la trasmutazione dei tempi. Rossella Iacovone è uno di questi esempi. Danzatrice professionista nonché insegnante di danza, nata in Basilicata, è rientrata a Matera dopo la formazione a Firenze ed una serie di esperienze maturate fuori dal territorio regionale.
" Asd Oltredanza-progetti in movimento " è l’associazione culturale di cui è Presidente. " Asd Oltredanza-progetti in movimento " si configura come un modello propositivo di associazionismo sul territorio, e nonostante la resa dei tempi possa generare nelle categorie artistiche un certo sconforto, è incoraggiante constatare le numerose iniziative intraprese da molti operatori del settore della cultura e delle discipline artistiche in Basilicata.
Nell’intervista che segue, Rossella Jacovone ci parla della sua esperienza professionale, , del suo legame con la Basilicata , delle attività della sua associazione sul territorio, del futuro.


Ci racconti del suo percorso professionale e di com'è stato il rientro in Lucania
A 16 anni ho Dovuto lasciare la mia terra, avendo una passione che qui non mi permetteva di proseguire gli studi in modo professionale. Così sono stata presa al balletto di Toscana di Cristina Bozzolini a Firenze ,dapprima completando il percorso completo di formazione classica e in un secondo momento ampliando la formazione anche nel moderno, contemporaneo,musical, hip hop e contaminazione. Alla fine di questo percorso di studio ( il termine “fine” in realtà non è appropriato in quanto in realtà non si smette mai di imparare crescere e scoprire...) ,ho lavorato per produzioni di neoclassico in opere liriche di Beatrice Palleschi a Firenze e negli anni seguenti mi sono spostata ad Umbertide (PG) nella compagnia Oplas,con cui ho lavorato in spettacoli di danza contemporanea e sui trampoli per diversi anni, sopratutto all’ estero. Era un periodo magico pieno di cultura, vedevo e scoprivo tante culture diverse,all’ordine del giorno c ‘erano confronto e apertura e quindi il desiderio di continuare a farlo cresceva. In quel periodo ho preso sempre più consapevolezza di quanto il bivio e il momento decisionale critico stava arrivando: volevo continuare la carriera della ballerina e quindi stabilirmi all 'estero per un lavoro stabile? O volevo tornare nella mia terra per portare la possibilità di creare uno spazio internazionale e formativo professionale( che io non avevo avuto ) ? Ovviamente prima del ritorno si sono susseguite audizioni, partecipazioni a talent, lavori a progetto come danzatrice e l’ inizio della carriera da insegnante nelle diverse scuole dell' Umbria in cui l’ Oplas promuoveva il suo stile e concetto di danza Arte e cultura.
Il rientro quindi è stato graduale, anche sofferto dal punto di vista artistico ,professionale e di aspettative, non vedevo " la luce" ma ho deciso comunque ad un certo punto di iniziare questa lotta sociale, perché è di questo in realtà che parliamo nel momento in cui vogliamo applicare un cambiamento in un campo artistico,che prende non solo la sfera motoria ma anche quella cognitiva ,sociale ,emotiva,culturale in un ambiente pregno di tradizioni.

La danza ai tempi del covid. In quanto presidente dell'associazione culturale " Asd Oltredanza-progetti in movimento " e di insegnante di danza, come si sta muovendo adesso rispetto alle sue attiva' ?

Rispetto alle attività istituzionali e di formazione stiamo continuando a svolgere corsi on line, predisponendo una programmazione didattica totalmente differente alle lezioni " face ti face" con un approccio legato più al potenziamento e alla preparazione fisico - muscolare degli allievi. Inoltre ricerchiamo continuamente stimoli per incoraggiare gli allievi. La perdita di passione e di obiettivi potrebbe infatti portare un grave danno non in termini meramente associativi,ma sopratutto a livello sociale e culturale.
Dopo anni di lavoro per formare il pubblico e creare passione negli allievi non possiamo arrenderci e lasciare la comunità senza stimoli e obiettivi,seppur molto differenti da quelli che potremmo avere nella " normalità" . Lo stimolo avviene attraverso saggi on line, preparazione di coreografie per prodotti on-line,tabelle valutative che focalizzino parametri differenti rispetto a quelli in sala...etc..

Come vede la ripresa rispetto alle discipline artistiche? Ci sarà un nuovo assetto? E come lo immagina?
È un grande dilemma perché in realtà riguarda il dilemma generale in ogni ambito della vita ,non sappiamo come cambieranno i rapporti sociali,quindi è molto difficile rispondere su un ambito artistico strettamente connesso a alla socializzazione,cultura,educazione. Immagino che sicuramente ci sarà un incremento di progetti on line ,ma ovviamente ci sono settori in cui è impossibile ritrovare le giuste caratteristiche legate al contatto, all‘empatia,alla sensibilità e alla percezione degli altri corpi e delle altre menti in un rapporto cognitivo - relazionale e psicologico per la produzione artistica.
Sono però molto positiva perché credo che nonostante tutto quello che stiamo vivendo , c’è una grande voglia di ritrovarsi, di condividere,di godersi la vita nel senso più ampio del termine,quindi di tornare a fare attività insieme,a confrontarsi sulle stesse,a mettersi in gioco ,a guardare arte e spettacoli...sento che la società né ha bisogno.

Quali i suoi prossimi progetti?
Un grande progetto è in corso. L ‘ Asd oltredanza da me fondata aveva bisogno da tempo di crescere, ha creato tanto nel tempo e con lo stesso spirito, ha bisogno ora di portare avanti tutti i grandi progetti iniziati...stiamo creando un nuovo gruppo di lavoro con Marco Magrini,Stefania De Mattia ,Serena Di Lecce ed insieme vorremmo creare un nuovo spazio culturale,che possa offrire non solo formazione della danza, ma rinforzare e rendere stabile la compagnia per i nuovi talenti nascenti,abbracciare vari campi artistici e culturali,diventando spazio di performance, meeting e laboratori con professionisti locali e internazionali di settori che vadano dalla danza ,al teatro, alla musica, alle arti performative in generale e che sia un punto di riferimento per la comunità.
Inoltre, in generale temiamo duro anche su progetti ed eventi on line! Ad esempio “Impotenti" lavoro di indagine che trova riscontro nella ricerca laboratoriale di danzatori che esprimono le loro sensazione del periodo del lockdown; la Gid ( giornata internazionale della danza) in fase di progettazione, nuove produzioni artistiche e un grande lavoro di team che porterà la crescita dell’Asd oltredanza non appena questa situazione apocalittica terminerà.

Roberta La Guardia



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