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''L'anima del mondo'', la raccolta di poesie di Enza Berardone |
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21/01/2021 | Una carezza che ti penetra nell’anima e che la rende vulnerabile e forte al tempo stesso. Ma è quella vulnerabilità che rimette insieme i cocci della coscienza ed è quella forza che ti dice che, no, non siamo soli mentre affrontiamo quelle paure, quelle gioie, quel distacco dalle cose e, soprattutto, dalle persone che amiamo.
E’ questa, per me, la sintesi de ‘’L’anima del mondo’’, edito da Centro Promozione Culturale, uno scrigno di poesie di Enza Berardone, insegnante, moglie, madre, figlia e sorella, lettrice appassionata, scrittrice da sempre ma che solo adesso ha deciso di cristallizzare in un libro i versi scritti negli ultimi due anni.
‘’E’ la passione, lo slancio verso la vita, che si respira in questa prima silloge- scrive , nella prefazione, il professor Francesco D'Episcopo, già docente di Letteratura Italiana, Critica letteraria e Letteratura comparata alla Federico II di Napoli. L’autrice fu una sua allieva e a lui è rimasta legata attraverso un rapporto di profonda stima e affetto reciproci.
‘L’anima del mondo’ è una raccolta ‘’confezionata’’ a quattro mani e a due cuori: la Berardone dedica questo suo necessario lavoro introspettivo ad una persona fondamentale nella sua vita e in quella di un intero territorio. Una persona che ha lasciato questo mondo troppo repentinamente, in maniera prematura, lasciando tutti noi, donne e uomini del sud della Basilicata, orfani di una guida amministrativa lungimirante e consapevole: suo fratello Sandro Berardone.
Sandro è ovunque nel libro: è ancora sotto il grande albero che occupa la copertina e sotto il quale, da bambini, erano soliti gicare lui e le sorelle; è nella dedica iniziale, in alcuni degli scatti fotografici all'interno del libro; è, soprattutto, nei versi; quelli a lui dedicati ma anche quelli che parlano di vita, di amore, di sofferenza, di paura e di speranza. Una poetica generosa, è quella di Enza, che non ha paura di svelarsi ma che dimostra di avere sempre gli occhi ben sbarrati rivolti verso gli altri.
‘’Lo devo fare- mi ripeteva Enza prima dell’uscita della raccolta- lo devo fare per lui, Sandro lo avrebbe voluto’’. Ed anche questa volta, aggiungo io, avrebbe avuto ragione.
Mariapaola Vergallito
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