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Latronico: un cesto natalizio di prodotti tipici |
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9/12/2020 | Lo storico greco Erodoto del 484 a.C. diceva sovente : “poiché, se si proponesse a tutti gli uomini di fare una scelta fra le varie tradizioni e li si invitasse a scegliersi le più belle, ciascuno, dopo opportuna riflessione, preferirebbe quelle del suo paese: tanto a ciascuno sembrano di gran lunga migliori le proprie costumanze”.
Da secoli dunque, oltre alla cultura , la produzione e la promozione di prodotti enogastronomici, identifica gli usi e i costumi di un determinato territorio. Essere gelosi e custodi di ciò che gli antenati hanno lasciato ai posteri, è orgoglio a continuare a diffondere fra le nuove generazioni la cultura della riconoscenza. In quest’ottica, l’amministrazione comunale di Latronico nella persona del primo cittadino Fausto De Maria, insieme ai produttori DE.CO (Denominazione comunale d’origine), e grazie al supporto dell’ ALSIA di Rotonda che si occupa della valorizzazione della biodiversità e della tipicità dei prodotti agroalimentari e valorizzazione delle filiere delle piante officinali, hanno dato vita in un periodo di restrizioni e di difficoltà, all'iniziativa della composizione e distribuzione di un cesto Natalizio di prodotti tipici, come segnale per affrontare un Natale diverso, ma sempre nuovo. La De.co , nasce non solo per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari ed artigianali, ma anche per creare un legame tra i propri prodotti e lo sviluppo territoriale-turistico. A settembre scorso l’assegnazione d’origine comunale è stata conferita ad otto aziende: (paniere dei salumi -Agrocarne, formaggi ovi-caprini - azienda Palagano, cece ribelle - azienda Tuz Buglione e Biosinni srls, biscotti ad otto- panificio di Gioia Donata, farina di carosella e di cece ribelle -Mulino Cantisani, Puntino ad ago - associazione il Tassello, pietra di Latronico - Lapietra di Pecoraro), a cui sono state consegnate delle targhe da collocare davanti alle proprie attività.
L’obiettivo generale di questa lodevole iniziativa é quello di far conoscere la cultura enogastronomica locale, instaurando un rapporto interculturale tra le generazioni più anziane e quelle più giovani e con tutti gli attori pubblici e privati in un’ottica di divulgazione dei principi della cittadinanza attiva. |
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