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Il cucciolo abbandonato in un foulard assieme ad un peluche è il simbolo della nostra ipocrisia |
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10/09/2020 | Un foulard avvolto attorno al corpicino quasi impercettibile di un cucciolo nero, appena nato e morto subito dopo; accanto, un tigrotto di peluche, accoccolato quasi a voler essere una illusoria compagnia alla povera bestiola lasciata morire, magari strappata alla madre, abbandonata al bordo di una strada di San Brancato. Eh no: la parvenza di attenzione che forse è servita a qualcuno per dare respiro ad una coscienza in realtà in agonia, non serve a ripulirla, quella coscienza. Perchè se qualcuno ha pensato di ''attenuare'' le sofferenze di un povero cucciolo in questo modo, decidendo comunque di abbandonarlo al proprio destino, allora è viscido due volte. E se qualcuno, invece, lo ha trovato che ancora era in vita e non lo ha portato via da lì e non ha chiamato aiuto, ma ha pensato di ''fare la propria parte'' semplicemente confezionado quell'illusorio ricovero fatto di finta attenzione, è viscido ugualmente. E non basterebbe a giustificare il gesto nemmeno la circostanza per cui qualcuno avesse trovato il cucciolo già morto: non si lascia al bordo di una strada. Spero di cuore che quel tigrotto di peluche non appartenesse a qualche bimba o bimbo, figli di genitori che, a questo punto, avrebbero ben pochi esempi da trasmettere.
A segnalare questa storia è stata Francesca Tornese, dottore veterinario attenta e pronta sempre ad aiutare le persone e gli amici a 4 zampe in difficoltà.
Ecco quello che ha scritto in un post su facebook.
''Sapete bene che ci piace condividere sempre foto di cuccioli o cani simpatiche.
Questa non lo è, ma è l’immagine impressa e chiara della realtà che ci circonda.
Si vede un cucciolo, neonato, morto da non molto tempo, lasciato al bordo di una strada a San Brancato col decoro di una sciarpa a coprirlo e un peluche a fargli compagnia.
Non sappiamo come sia andata, ma possiamo immaginare sia uno dei tanti cuccioli indesiderati buttati così e lasciati morire sotto al sole, tolto alla madre che vorrebbe solo allattarlo come madre natura insegna indipendentemente dal numero di zampe su cui si cammina.
Ovviamente chi ha fatto questo gesto sarà libero di ripeterlo alla prossima cucciolata perché si sa, qui funziona così... e chi si spende con anima e corpo ad aiutarne 1, ne lascia fuori almeno altri 100...''.
Mariapaola Vergallito |
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