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Un nuovo studio arricchisce la straordinaria storia di Banzi |
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16/08/2020 | A Banzi, un nuovo studio condotto dal professor Marcello Mignozzi, docente all'Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, riassunto nella pubblicazione “Sub tutela Virginis” che riporta la sua firma, arricchisce di nuovi elementi e di importanti scoperte la già affascinante e straordinaria storia del piccolo borgo medievale dell'Alto Bradano.
L’abbazia benedettina di Santa Maria a Banzi è la più antica della Basilicata. Poco è sopravvissuto della sua facies medievale: la chiesa, difatti, venne completamente ricostruita nel XVIII secolo, ma in tale occasione si decise di porre in facciata un’icona marmorea trecentesca di soggetto mariano. L’opera, mai dettagliatamente analizzata dalla critica, è qui al centro di uno studio che ne scandaglia ogni aspetto. Particolare attenzione è dedicata all’iscrizione alla base del manufatto, in cui vengono riportati l’anno di esecuzione, il nome del committente, quello dell’artista e persino la sua provenienza. Un piccolo volume, quello di Mignozzi, dedicato alla figura di Petrus de Baro, scultore ignoto al panorama degli studi e finalmente restituito agli onori della Storia. La disamina del singolo manufatto diventa un pretesto per indagare le dinamiche di contaminazione artistica attive nel Regno di Napoli tra Duecento e Trecento, al tempo degli Angioini.
Sub tutela Virginis. L’icona marmorea dell’abbazia di Santa Maria a Banzi e alcune note sull’arte del Trecento tra Puglia e Basilicata, questo il titolo dell'opera edita da Edizioni Giannatelli, sarà presentato lunedì 17 agosto 2020, alle ore 19:00 in Largo Urbano II a Banzi.
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