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Rotonda: festa per la signora De Cunto che ha compiuto 100 anni |
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4/08/2020 | Rotonda ha festeggiato il primo secolo di vita della signora Mariantonia De Cunto, per tutti Antonietta.
Nata il 3 agosto del 1920, la sua infanzia è stata contraddistinta da innumerevoli vicende che testimoniano un carattere vivace e irrequieto.
Nel 1938 sposa Giuseppe Di Napoli, agente di Polizia Penitenziaria di 5 anni più grande, con cui si trasferisce dapprima a Santa Maria Capua Vetere, nel 1939, e, poi, nel 1969, a Torino. Rimane vedova nel 1992, di lei adesso si occupa Anna: seconda dei suoi quattro figli. Il primogenito, Francesco, è seguito, appunto, da Anna, Domenica e Antonio.
Nello scorso mese di luglio la signora Antonietta, dopo più di 50 anni, decide di lasciare Torino per tornare definitivamente a Rotonda e la figlia l’asseconda nel desiderio di terminare i suoi giorni dove tutto ha avuto inizio.
Si è sempre dedicata alla casa e alla famiglia, occupandosi dei figli, della suocera, dei suoi genitori anziani e anche della maggior parte dei 9 nipoti. Ma è anche la “nonna bis” di 11 pronipoti, cui riserva ancora oggi delle lezioni di vita, attraverso il racconto delle sue innumerevoli esperienze.
Ha gestito l’economia domestica, riuscendo a trovare validi compromessi nei momenti di difficoltà. La cucina è sempre stata la sua passione: un po’ per necessità, un po’ per curiosità, ha sperimentato e inventato tante gustose ricette, frutto anche del connubio tra le tradizioni rotondese, campana e piemontese.
Da circa 10 anni, a causa di problemi allo stomaco, si nutre in modo molto equilibrato, assumendo dei cibi prevalentemente cremosi, senza però rinunciare al dolce. In particolare, adora la crema pasticcera che ancora prepara. Nei limiti del possibile, per via dell’artrosi alle mani, si diletta anche a preparare la pasta di casa: in particolare, dirige sempre le fasi principali e le piace stendere la sfoglia.
Fortunatamente è ancora lucidissima e, proprio durante i pasti, non manca mai di ricordare ai commensali un pensiero che le ripeteva spesso sua madre, diventato la regola: «da tavola non bisogna mai alzarsi con la pancia troppo piena ed è giusto evitare gli eccessi».
Dotata di una grande forza di volontà e di uno spiccato spirito di osservazione, manifesta da sempre, e tuttora, un notevole interesse per la lettura. Soprattutto in questa fase della sua vita, avendo più tempo a disposizione, le è capitato spesso di leggere dei libri, utili, a suo dire, «a mantenere attiva la memoria».
Trascorre le giornate prevalentemente in casa, circondata da figli, nipoti e pronipoti e da qualche amico che le fa visita e con cui ama intrattenere piacevoli conversazioni.
«La sua età è un dono. Lei consegna alle nuove generazioni un prezioso patrimonio di tradizioni, valori e storie», recita una pergamena che le ha dedicato l’Amministrazione Comunale di Rotonda e di cui le ha fatto omaggio la vicesindaca Giulia De Cristofaro.
Gianfranco Aurilio
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