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Emergenza Covid, lo studio legale Iannibelli fa una donazione al reparto pediatrico di Lagonegro |
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28/07/2020 | Nel tragico tempo del Covid, l’avv. Concetta Iannibelli di Lagonegro ha deciso di donare al reparto pediatrico dell’Ospedale di Lagonegro “S. Giovanni” due monitor Philips Goldway portatili per il monitoraggio cardiaco, oltre un saturimetro per il monitoraggio respiratorio.
Strumentazioni di cui il reparto non era dotato e che con immenso piacere lo studio Legale Iannibelli di Lagonegro ha voluto devolvere, in un momento così critico a livello mondiale oltre che per la sanità pubblica lagonegrese, ad un reparto o, ancor meglio, ad un Ospedale che ha saputo individuare, grazie all’ottimo lavoro della cardiologa Dott.ssa Vertullo, con immediatezza e professionalità, una patologia di natura benigna, di cui proprio la piccola Luisa, figlia del legale, è stata interessata in tenera età.
Un soccorso professionale, immediato, mirato, ottenuto grazie alle grandi capacità del personale dell’Ospedale S. Giovanni e alla possibilità di poter intervenire, subito ed efficacemente, per la presenza di un presidio ospedaliero in zona.
Pertanto, dichiara l’avv. Concetta Iannibelli, la finalità della donazione è duplice: da una parte la tutela dei bambini e della loro salute, quale BEST INTEREST sempre e comunque e a prescindere da ogni evento della vita; dall’altro il voler dare un contributo personale al potenziamento di una struttura pubblica, essenziale per la Comunità lagonegrese, in un momento in cui appare la società civile e politica proiettata più sul potenziamento delle strutture private, in un ottica di riduzione dei costi e potenziamento di interessi privatistici, anziché sulla costituzionale parità per ogni individuo di poter accedere a strutture pubbliche, fruibili a tutti con pari opportunità di cure e di interventi.
Dichiara l’avv. Concetta Iannibelli: “il mio non è un atto eroico da evidenziare in quanto tale; è semplicemente un atto di fede, un dovere civico di fronte a tutta la sofferenza umana cui abbiamo assistito durante il periodo emergenziale, di cui, ogni cittadino, di buona volontà, assecondando le sue possibilità, dovrebbe e avrebbe dovuto fare.
E’ semplicemente un gesto di condivisione delle potenzialità di una bambina a favore di tanti altri possibili utenti della struttura, i quali, senza distinzioni economiche e sociali, possano godere degli stessi trattamenti ed essere curati con lo stesso amore e con gli stessi strumenti diagnostici di qualità di chi è nato più fortunato.
E’ una modalità per incoraggiare l’umanità intera ad essere solidale, ad amare incondizionatamente l’altro, anche quello spesso sconosciuto a noi, perché l’amore per il prossimo è l’unico esempio che si può dare alle nuove leve, è il più alto segnale di una società civile”.
Ed è che con questo spirito che l’Avvocato Iannibelli, nel ripercorrere ricordi di infanzia, fonti inesauribili di rabbia, di ansia e di intimità, di cui ne è profondamente gelosa custode, ritiene tale evento come l’inizio di un’esperienza gratificante che avrà il suo sbocco nella nascita di un’associazione non profit a favore dei soggetti vulnerabili, ed in particolare dei bambini in difficoltà.
A breve sarà lanciata la nuova iniziativa, di cui protagonisti, oltre lo stesso legale, saranno professionisti impegnati in campi diversi, i quali, in team, potranno dare un contributo essenziale al miglioramento della società civile.
Un progetto work in progress che mette al centro l’interesse supremo delle persone in difficoltà e che pone quali protagonisti proprio loro, affinché la società possa riscoprire il gusto della solidarietà, tessere tele come ragni, in modo ragionevole, paziente ed opportuno, affinché nessuno possa trovare il “vuoto” quando sta per cadere.
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