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Rotonda: grande successo per la presentazione del libro di Aurelio Pace |
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16/02/2020 | Il cineteatro Selene di Rotonda accoglie strapieno l’avvocato Aurelio Pace. Questo a testimonianza di un legame della cittadina ad un uomo che è testimone appassionato della politica e della cultura lucana. Sentire l’interesse di una comunità riunita da un libro che tratta di verità e di giustizia è stato realmente commuovente. La sera del 15 febbraio le numerosissime presenze hanno mostrato come la collaborazione tra le fattive ed attivissime associazioni cittadine produca risultati quando chiamata a rispondere ad un evento di alto livello. “Eppure qualcuno mi doveva ascoltare” è il racconto della vita di Agostino Lacerenza, originario proprio della contrada Casone di Brindisi, il racconto di un’esistenza sacrificata a causa dell’ingiustizia delle leggi e della malafede di coloro che le hanno applicate. Il libro, racconta Michele Lacerenza, pronipote di Agostino, nasce dalla sua idea di ripristinare la dignità della famiglia, lesa dal tempo e dal silenzio che ha amplificato negli anni una condanna ingiusta. Nessuno era stato in grado di mettere nero su bianco la verità. Aurelio Pace lo ha fatto scrivendo i fatti, riportando alla luce da avvocato e da uomo, 75 anni dopo, tutte le carte del processo. Egli è riuscito ad essere, nel suo libro, la voce di Agostino che nessuno aveva voluto ascoltare. I documenti, posti in appendice al libro, testimoniano di quanto la mala giustizia possa aver leso il nome di una famiglia nel tempo e quanto, a distanza di quasi un secolo, si senta ancora forte il bisogno di verità.
A parlare del libro con Aurelio Pace, il professor Luigi Serra, dell’Università “L’Orientale” di Napoli, Silvestro Di Sanzo presidente della onlus “i Ritunnari”. Quest’ultimo ha preso subito a cuore l’’iniziativa, curando meticolosamente l’evento è riuscendo, con il suo intervento, a dare subito una chiara immagine della storia presentata. È intervenuta anche la professoressa Ornella Bloise ed il signor Franco Scorza, i cui contributi sono stati funzionali all’approfondimento di alcuni dei temi trattati. A rappresentanza della vicinanza istituzionale dell’amministrazione comunale all’evento ed allo stesso autore, ha portato i saluti l'assesore Donatella Franzese mentre a moderare l’incontro è stato Silvestro Maradei, presidente ACAV. Ma l’anima dell’evento ed il collettore vero di ogni presenza è stato Giuseppe Lauria, il giovane presidente del MCL lucano. Nelle sue parole il senso della stretta di mano che ogni presenza ha riservato, accorata, ad Aurelio Pace, intellettuale vero e politico di spessore, che fa trapelare qualche idea sul suo prossimo libro: “ il racconto della festa di Sant’Antonio”, rito e mito che racconta di quell’idem sentire che rende Rotonda, in quei sei giorni all’anno più che mai, comunità.
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