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Rivello: I colori della pace nell’arte per non dimenticare l’Olocausto

20/01/2020

Domenica 26 gennaio 2020 a Rivello, in occasione della giornata della Shoah(27 gennaio), la Pro Loco, l’Amministrazione comunale e il salotto Donata Doni di Lagonegro, hanno organizzato una giornata dedicata alla PACE attraverso l’arte in tutte le sue forme. Ogni anno viene celebrato in tutto il mondo il Giorno della Memoria, per commemorare le vittime dell’Olocausto: ebrei, oppositori politici, rom, sinti, testimoni di Geova, slavi e omosessuali. Tutte categorie, secondo Hitler, inferiori alla razza ariana, che andavano sterminate affinché non ne contaminassero la purezza. Una ricorrenza stabilita il primo novembre del 2005 nel corso della 42esima riunione plenaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 60/7.Questa data è particolarmente significativa perché il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, le quali marciavano in direzione della Germania impegnate nell’offensiva Vistola-Oder, entrarono ad Auschwitz per liberarla. Varcando il famoso cancello con la scritta “Arbeit macht frei”, “il lavoro rende liberi”. Si stima che nel campo morirono da 1 a 1,5 milioni di persone, in maggioranza ebrei. I sovietici trovarono anche cumuli di vestiti, capelli pronti per essere venduti, occhiali, valigie, utensili da cucina e scarpe. In questa giornata, ogni anno, vengono commemorati sia i morti della Shoah e delle leggi razziali che tutti coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e i politici italiani nella Germania nazista. PER NON DIMENTICARE il passato e promuovere la PACE è l’obiettivo della manifestazione artistica organizzata Rivello che ha inizio nel primo pomeriggio con la marcia della coperta della pace coordinata da tutte le signore del lagonegrese e della Basilicata che hanno realizzato dalla primavera scorsa mattonella su mattonella una lunghissima e coloratissima coperta che rappresenta la condivisione e l’unione tra la gente. Seguirà l’apertura della mostra d’arte del compianto lagonegrese, maestro ENZO DE FILIPPO curata dalla sorella Maria Carmela e recensita dall’avvocato MICHELANGELO VOLPE, il taglio del nastro vedrà protagonista all’apertura del percorso il sindaco Franco Altieri e la presidente della pro loco CARMELA FLORENZANO e si concluderà con un “reading “ letture di poesie: VINCENZO D’Orsi, Antonia Esposito e gli studenti della cittadina nel nome della poetessa Donata Doni(perseguitata durante il Fascismo)coordinato dalla prof.ssa Agnese Belardi autrice del libro ”Viaggio di una poetessa nei sentieri dell’anima”. I Reading di poesie prediligeranno la lingua che diviene materia di canto e strumento di conoscenza sulle ali dell’intuizione, contro l’indifferenza, contro il razzismo e il dolore. Tutti possiamo diventare poeti educandoci all’ascolto, alla scrittura e alla cittadinanza attiva e democratica.Presenterà l’evento la componente della commissione delle pari opportunità MIMMA GRILLO. Ad Illustrare il rapporto fra Donata Doni e la gioventù femminile cattolica forlivese, la prof.ssa Marisa Arienzo, in particolare quello stabilitasi fra la fondatrice e presidente provinciale del centro italiano Jolanda Baldassarri negli anni ‘30 . Il raccordo artistico: artigianato, pittura e poesia sarà un particolare momento che richiama al passato storico vissuto dalla Doni che ancora liceale e particolarmente religiosa assisteva a quel periodo, ”FASCISMO”, diventandone in qualche modo protagonista. La Baldassari e la Doni svolsero insieme anche se su di un piano diverso, un lavoro di proselitismo diffondendo in molte parrocchie l’associazionismo femminile cattolico combattendo contro i pregiudizi . La grandezza poetica della Doni e della sua poesia annoverata fra le più alte espressioni del Novecento italiano, dopo quarant’anni di silenzio trascorsi dalle pubblicazioni dei critici del tempo. L’esito del lavoro del saggio letterario della Belardi, puntiglioso e tenace ha consentito la ricostruzione della parabola esistenziale della Doni e ha dato lo spunto per successivi studi data la vastità dell’opera ancora in gran parte inesplorata e giacente presso la biblioteca comunale di Forlì. Donata Doni poetessa nata a Lagonegro ha lasciato scritto che non avremmo ereditato ricchezze materiali ma solo i suoi quaderni, fitti di parole di bene, versi e poesie che riempiono il cuore di sentimenti ed educano ai valori e alla pace. La poesia e la donna rappresentano insieme la bellezza, l’amore e la speranza che danno significato alla vita, oltre la morte. Così anche da ricordare un’ artista di umili origini, ENZO DE FILIPPO, scomparso prematuramente nel 2012. Era nato e vissuto a Lagonegro e non avendo disponibilità economiche dipingeva su tutto: legno, vetro, cartoni etc. Ha lasciato decine di opere. Dipingeva la vita con i colori dell’anima. Era grato alla sua insegnante di disegno che gli regalava i colori di nascosto per non mortificarlo davanti ai compagni servirà a promuovere la SOLIDARIETA’, l’amicizia e l’empatia necessari nella società tecnologica- digitale che non comunica ma isola le persone. Circa 30 e più opere saranno allestita nella sala dell’ULTIMA CENA a Rivello e potranno essere visitate fino a metà febbraio. Nei dipinti forte è :< l’euforia di squarci di luce sulla tela che scompongono il colore sono secchi, descrivono l’angoscia e il male dell’uomo e poi alcune nature morte, visi, paesaggi marini, orizzonti lucani, scene di vita, che danno vita al suo continuo transfert dinamico tra dimensione onirica, espressività iconografica e profondità del campo visivo, uno sguardo-fanciullo sul mondo, genuino, giocoso, questo è ciò che lo rende straordinariamente riconoscibile>. Viene definito “artista puro” scevro da artificialità, seppur semplice nell’immersione dei colori evidenzia uno stile originale ed esistenzialista.



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