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Recensione di ““Democrazia e cattolicesimo” |
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7/09/2012 | Nel libro dal titolo “Democrazia e cattolicesimo” edito dalla Casa Editrice Cantagalli, l’autore Giovanni Tortelli affronta i grandi ed affascinanti temi della democrazia che come si evince dal senso etimologico del termine, il potere appartiene al popolo che designa mediante un determinato sistema elettorale, coloro che lo governerà e che è a suffragio universato.Mentre un tempo era censitario, cioè limitato solo alle classi abbienti, solo in seguito è divenuto universale ma maschile, mentre le donne erano escluse. Solo con il referendum del '46 è stato concesso loro di votare.
La democrazia è stata una bella conquista dei vari stati europei frutto di lotte incruente e sanguinose come si evince dai molti manuali di storia.
In questa sistema politico governa la maggioranza mentre la minoranza ha solo il potere di controllare l’operato della maggioranza anche se non le è preclusa la possibilità di diventare in una seconda tornata elettorale maggioranza.
Essa può essere politica, economica e industriale e ciascuna di esse si manifesta in modo diverso nella società.
Questa forma di sistema è stata studiata da filosofi del passato che hanno cercato di addivenire ad una definizione del termine.
Addirittura a livello filosofico si è parlato di contrattualismo di Roussoiana memoria che lega i sudditi al sovrano nel caso della monarchia.
La più antica nozione di demos, da cui “democrazia” risale al V secolo a.C ed appartiene allo storico greco Erodono, il quale la usa in un triplice siginificato:
1) per indicare un’unità territoriale, un villaggio o l’articolazione di un territorio più vasto, lo stato;
2) per indicare il popolo nel suo insieme, come gruppo umano dotato di una sua specifica capacità organizzativa;
3) per indicare, in un occasione precisa, l’assemblea del popolo costituito in corte di giustizia per giudicare il generale Miliziade, dopo la sua sfortunata spedizione navale per sottrarre l’isola di Paro ai nemici persiani (489 a C.) cui seguì la condanna e la morte del generale ateniese.
Da allora ne è passata acqua sotto i ponti, la democrazia è stata per vari periodi soppiantata e sostituita dalla tirannia con la conseguente soppressione di tutte le libertà.
Solo oggi dopo molte dure lotte impera nella maggior parte degli stati del mondo la democrazia con tutti i suoi limiti e le sue risposte insoddisfacenti di fronte ad un società che cambia il rapporto con la Chiesa cattolica che non ha lesinato le sue crtitiche anche se entrambi le Istituzioni Stato e Chiesa hanno cercato di operare ciascuno nel proprio ambito senza interferenze ma che sia lasciata alla seconda piena facoltà di operare in uno stato laico.
Biagio Gugliotta
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