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L’INTERPRETE,del lagonegrese Brigante, al Festival di Venezia |
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31/08/2019 | L’avventura inizia nel 2017: la 9ª edizione del Premio Mutti, promosso dalla Fondazione Cineteca di Bologna insieme all’Associazione Amici di Giana, all’Archivio delle memorie migranti (AMM) ed alla Fondazione Pianoterra ONLUS, che nell’ambito della 74esima Mostra di Venezia assegnano il premio a L'INTERPRETE di Hleb Papou.
E il gruppo di sceneggiatori del cortometraggio “L’INTERPRETE”, composto dal lagonegrese Giuseppe Brigante, Emanuele Mochi e Hleb Papou, questi anche regista, incomincia a farsi strada nel campo della cinematografia e dei giovani autori, partecipa a decine di iniziative, festival, manifestazioni, raccoglie encomi, apprezzamenti premi e apre nuovi scenari per il futuro della cinematografia, coinvolgendo la Quasar s.r.l. di Lagonegro che accompagna il gruppo nella produzione de “L’INTERPRETE”.
La storia al centro de L’INTERPRETE ci porta al seguito di Francesca Osigwe, italiana di origini nigeriane, che collabora con la polizia traducendo intercettazioni relative al traffico della prostituzione. Il caso di omicidio di una madame, legato a doppio filo a un oscuro patto Juju, turbata da questa realtà violenta e da quel residuo di credenze ancestrali che riscopre dentro di sé, la metterà a confronto con le sue paure più profonde.
L’interprete
Italia – 2018
Regia: Hleb Papou Boccadoro – Brigante – Papou – Mochi
Sceneggiatura: Giuseppe Brigante, Emanuele Mochi, Hleb Papou
Durata: 16’
Cast: Lorena Cesarini, Roberto Negri, Aisha Montana
Montaggio: Fabrizio Paterniti Martello
Fotografia: Cosimo Caroppo
Suono: Valerio Tedone, Giandomenico Petillo
Produzione: Quasar s.r.l. - Lagonegro
Versione Originale: italiano, edo.
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