|
Rotonda: presentato il nuovo libro di Andrea Di Consoli |
---|
21/08/2019 | Andrea di Consoli, giornalista, scrittore e critico letterario, ha presentato a Rotonda il suo ultimo libro “Diario dello smarrimento” (Inschibboleth Edizioni).
L’evento, che si è tenuto ieri nella piscina comunale, è stato voluto dall’Associazione culturale onlus “I Ritunnari” – “Il ceppo delle memoria” – e si inquadra in una serie di iniziative culturali che il sodalizio rotondese ha proposto e continuerà a proporre.
“Non avrei mai voluto presentare il libro a Rotonda semplicemente perché mi vergogno”, ha esordito Di Consoli.
L’incontro è stato moderato da Silvestro Di Sanzo, presidente dell’associazione, che ha intervistato l’autore ripercorrendo fasi della sua vita e proponendo, come spunti di approfondimento e discussione, passaggi di quella che è stata la sua sedicesima fatica letteraria.
“La nostra generazione – ha spiegato Di Consoli –, così come le precedenti, sta vivendo la fine di un mondo che non vuole morire e l’inizio di uno nuovo che non vuole nascere. Noi siamo esattamente nel mezzo di una stagione che non ha una sua compiutezza. Lo smarrimento credo sia proprio il riflesso di questa stagione di transizione che, essendo epocale, si protrarrà nel tempo e potrebbe durare anche un secolo”.
Durante la serata si è spaziato attraverso tanti ricordi, episodi ed aneddoti, anche della carriera in Rai dell’intellettuale rotondese: che ha confessato di essere stato a disagio ai tempi del programma radiofonico “Luci e Ambra”, condotto con Ambra Angiolini, per via di una sua posizione di “subalternità”.
Lo avevamo intervistato lo scorso anno dopo aver ricevuto il premio “Heraclea” e, come allora, anche ieri sera Di Consoli ha sottolineato l’importanza delle sue origini e il profondo legame con la sua terra e con il Mezzogiorno. “La mia casa è giù, tutto è giù. Vivo continuamente il Sud, dove ho tante case interiori”.
“Voglio morire a Fratta. Non a Rotonda, ma proprio a Fratta”, ha confessato citando la località in cui ha trascorso l’adolescenza e dove vivono i suoi genitori: contrada citata spesso nel libro, insieme alla stessa Rotonda.
La politica è stato uno degli argomenti più trattati. “Meglio che una comunità non si affidi a giovani tra i 30 e 40 anni perché troppo ambiziosi e, quindi, non affidabili. L’Italia è uno dei pochi paesi al mondo che non ha mai vissuto rivoluzioni, perché il nostro è un paese fratricida: ma per fare una rivoluzione bisogna essere patricidi ed uccidere i padri, non i propri fratelli. Ecco perché dico che il cambiamento può essere assicurato solo dagli anziani, che hanno raggiunto un livello tale per cui non hanno nulla da perdere”.
Il giornalista lucano si è poi messo a nudo. “Ultimamente non scrivo molto perché ho paura della solitudine e scrivere significa rimanere da soli con se stessi”.
E ancora: “Nel mio cassetto non ho lettere non spedite perché ho sempre detto tutto. Credo, che per gli esseri umani, il silenzio sia una delle peggiori punizioni”.
Dopo aver ricevuto un riconoscimento da parte dell’Amministrazione Comunale, Di Consoli ha concluso promettendo di aiutare l’associazione ad organizzare un premio letterario a Rotonda. “Vorremmo farlo ma abbiamo pochissima esperienza”, ha osservato in proposito il presidente.
“L’italiano – ha risposto Di Consoli, raccogliendo l’invito – è di per sé una lingua poco parlata e, in quest’ottica, la poesia dialettale potrebbe rappresentare un’ulteriore limitazione. Ma secondo me, con una giuria di esperti, un progetto del genere potrebbe ritagliarsi uno spazio davvero rilevante. Io ci sarò”.
Gianfranco Aurilio
|
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|