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Matera, chiusa edizione 2012 del Gezziamoci |
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3/09/2012 | Dall’alba al tramonto all’insegna del grande jazz a Matera. Si è chiusa in grande stile l’edizione 2012 del Gezziamoci, la rassegna musicale promossa dall’Onyx Jazz club, l’associazione che quest’anno celebra i suoi 25 anni di attività. Nonostante il maltempo che sabato si era abbattuto su Matera, oltre 50 persone, fa sapere l’Onyx in una nota, hanno assistito al concerto dell’alba nella chiesa di Cristo La Selva. Ad esibirsi in uno scenario del tutto unico, è stato il Quartetto Abaf composto da Antonio Misano, Bruno Friolo, Francesco Calabrese, Angelo Porfido. Ancora una volta, l’Onyx ha potuto rispettare la tradizione della sveglia alle 5 del mattino e dell’escursione attraverso uno dei luoghi più belli del Parco della Murgia,.
In serata, alla Casa Cava, il concerto di Trilok Gurtu, musicista eclettico e di straordinario impatto che si è esibito in un contesto straordinario come quello scavato nella roccia.
Suoni ispirati ai quattro elementi vitali (acqua, terra, fuoco e aria) e atmosfere che si sono mosse tra i ritmi ancestrali e quelli occidentali, sono stati al centro del concerto che ha chiuso il Gezziamoci in grande stile.
In un lungo e appassionato dialogo con il pubblico, Gurtu ha entusiasmato e coinvolto la platea prima di esibirsi in chiusura di concerto con Rino Locantore e Tommaso Di Marzio in una jam session in cui si sono fusi elementi della tradizione popolare lucana e della musica internazionale con strumenti del tutto unici nel loro genere.
All’interno della Casa Cava, domenica sera, sono state ospitate anche due sculture, realizzate dall’artista pugliese Sergio Scarcelli con materiale di riciclo trovato sulle spiega della costa. Un omaggio alla musica jazz nelle due strutture che accoglievano nella cava dove si è svolto il concerto.
“Anche l’edizione 2012 ci ha dato grandi soddisfazioni, sia in termini di riscontro di pubblico – spiega Nicola Palermo, vice presidente dell’Onyx – che di risultato. Il lavoro incredibile fatto dai volontari che ci hanno sostenuti come vera e propria spina dorsale di questo evento, è un valore aggiunto che riconosciamo in tutto il suo significato. Il lavoro ricomincia subito, in vista del 2013 che ci vedrà ancora una volta impegnati per confermare il rapporto fra musica e territorio, filosofia centrale dell’Onyx”. |
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